Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast, nato dalla volontà dell’Associazione Arte Contemporanea Picena, in partnership con la nota azienda produttrice di compound Fainplast (unico sponsor) e con la collaborazione del Comune di Ascoli Piceno, ha confermato la sua presenza, in occasione della quarta edizione del premio, ad Arte Fiera a Bologna.
L’edizione 2024 testimonia, ancora una volta, attraverso il lavoro di un’associazione, di un mecenate privato e di un’istituzione, il desiderio di omaggiare un grande protagonista del XX secolo: Osvaldo Licini.
Per la quarta volta, come già avvenuto negli anni precedenti, in occasione di Arte Fiera, è stato selezionato uno dei cinque finalisti del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, nella sezione Pittura XXI, attraverso una giuria composta da Alessandro Rabottini, critico, curatore e direttore artistico della Fondazione In Between Art Film, da Eva Fabbris, direttrice della Fondazione Regina di Napoli, e da Roberta Faraotti, collezionista e responsabile relazioni esterne e welfare Fainplast. L’artista scelto è Claudio Coltorti, che va in finale con i tre voti espressi ad Arte Fiera, ai quali potranno aggiungersi eventualmente quelli di altri giurati, e si confronterà con gli altri finalisti votati dai restanti esponenti della giuria esterna.
Il Premio, infatti, dedicato alla pittura italiana e con l’obiettivo di fornire una mappatura della stessa all’alba del XXI secolo, è organizzato attraverso una giuria esterna di oltre quaranta professionisti dell’arte contemporanea, tra curatori, critici, collezionisti, direttori di museo e giornalisti di settore, i quali sono invitati a indicare il nome di due artisti che a loro giudizio si siano distinti nell’anno 2024 o che abbiano alle spalle una carriera importante.
Le nomine degli artisti devono attenersi ai cinque criteri del regolamento: essere di nazionalità italiana o risiedere stabilmente in Italia; il medium utilizzato deve essere essenzialmente pittorico; non devono avere più di 64 anni (gli anni di Licini alla sua morte); devono aver partecipato ad almeno una grande mostra in Italia o all’estero (biennale, quadriennale o manifestazioni di pari livello); non devono aver già vinto il premio in precedenza.
In occasione di Arte Fiera 2024, dopo un’attenta valutazione, la giuria ha selezionato Claudio Coltorti con la seguente motivazione: “ per la limpidezza con cui l’artista riesce a dare forma a qualcosa di intangibile ovvero il rapporto tra solitudine e tecnologia, iper informazione e afasia, crediamo che il suo mondo così interiore possa risuonare in relazione alla poetica di Osvaldo Licini”.
L’artista napoletano, classe 1989, pur maneggiando perfettamente la pratica del disegno, come si evince nella produzione a carboncino, declina verso il medium pittorico indirizzandosi alla rappresentazione di oggetti che conservano tracce del passaggio della presenza umana. Il risvolto intimista del lavoro di Coltorti, amplificato dalla scelta del piccolo formato, acquista maggiore risonanza quando il soggetto privilegiato diventa la figura umana. Questi soggetti, dai tratti fisionomici appena accennati e dal genere non ben definito, catturati in situazioni di intimità, sembrano rinchiudersi in mondi privati.
L’artista può essere inserito in quella tendenza internazionale che guarda al lato introspettivo ed esistenziale. Le immagini da lui create sono filtrate dall’esperienza e dalle sensazioni individuali, pertanto ogni opera rinvia ad un’altra, come fossero tasselli di un unico racconto non lineare nel tempo.
Le prime tre edizioni del premio hanno visto la vittoria, e relativa personale presso la Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, di Marco Neri (2021), Riccardo Baruzzi (2022) e Valerio Nicolai (2023).