Poste Italiane: Lasco, in arrivo campus Italia con le università, presto i primi 6 centri di formazione per i dipendenti

  • / Picus Online
  • / Cronaca
  • / Poste Italiane: Lasco, in arrivo campus Italia con le università, presto i primi 6 centri di formazione per i dipendenti

Poste Italiane: Lasco, in arrivo campus Italia con le università, presto i primi 6 centri di formazione per i dipendenti

Intervista del Condirettore generale di Poste Italiane al TgPoste: i nuovi centri saranno allestiti Milano, Venezia, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. “La valorizzazione delle persone – ha spiegato Lasco - è uno dei nostri pilastri strategici per continuare a crescere

Poste Italiane lancia Campus Italia, il progetto nato dall’alleanza con le maggiori Università del Paese e destinato a dar vita ai primi sei centri di sviluppo e formazione per i dipendenti del Gruppo. Lo ha annunciato il Condirettore generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco intervistato dal TgPoste, spiegando che l’azienda ha stretto “circa 50 accordi con le migliori Università italiane e con i migliori enti di formazione. Vorremmo sviluppare al massimo queste collaborazioni – ha aggiunto - creando degli spazi tecnologici e formativi avanzati dedicati alla formazione”.

I nuovi centri per la formazione, ha detto Lasco, sorgeranno a Milano, Venezia, Bologna, Roma, Napoli e Palermo, così da poter valorizzare le persone di Poste Italiane su tutto il territorio nazionale: “Campus Italia sarà un progetto di eccellenza, grazie al quale i nostri dipendenti avranno l’opportunità di sviluppare nuove competenze e ottenere certificazioni”, ha anticipato Lasco. “Abbiamo sempre ribadito che in questa azienda bisogna elevare al massimo i processi di meritocrazia - ha continuato il Condirettore generale - e la valorizzazione delle persone è uno dei nostri pilastri strategici per continuare a crescere.

Questo progetto servirà a rendere ancora più attrattiva Poste Italiane sul mercato del lavoro: “Oggi abbiamo circa 2,5 milioni di persone – ha concluso Lasco - che vogliono lavorare con noi rispetto alle 300 mila di qualche anno fa. Questo è significativo del grande percorso che abbiamo intrapreso in questi anni”.