Il programma delle due giornate di sabato 26 e domenica 27 novembre per la Commemorazione della nascita del Venerabile Francesco Antonio Marcucci. L'8 dicembre 1744 fondò ad Ascoli Piceno la Congregazione delle suore pie operaie dell'Immacolata Concezione.
Il Venerabile Francesco Antonio Marcucci nacque a Force, in provincia di Ascoli Piceno da una nobile famiglia ascolana, si consacrò poco prima di compiere diciotto anni, compiendo voto di castità; a ventitré anni, il 25 febbraio 1741 venne ordinato sacerdote dal vescovo della città, mons. Tommaso Marana. L'8 dicembre 1744 fondò ad Ascoli Piceno la Congregazione delle suore pie operaie dell'Immacolata Concezione.
Lo scopo di tale congregazione era quello di promuovere il progresso della dignità della donna di ogni ceto e età occupandosi dell'istruzione e dell'educazione delle fanciulle e della donna senza discriminazione sociale. Preparò le suore ad essere maestre e le sostenne sempre con amorevole pazienza; scrisse vari libri, per istruirle nelle discipline sacre e profane.
Nel governo della Congregazione ebbe come stretta collaboratrice madre Tecla Relucenti che considerò cofondatrice. Non ancora sacerdote, per uno spazio di più dodici anni predicò varie missioni al popolo, non soltanto nel Piceno, ma anche in Abruzzo, sulle orme del francescano san Leonardo da Porto Maurizio. Il 15 agosto 1770, a Roma, venne consacrato vescovo di Montalto delle Marche e con questa nomina assunse anche il titolo di abate dell'abbazia di Santa Maria in Montesanto. Tre anni dopo, il 19 gennaio del 1773, Clemente XIV lo nominò vicegerente di Roma. Mantenne tale incarico fino al 1786, quando, sebbene a malincuore, papa Pio VI accolse le sue dimissioni per motivi di salute. A Roma espletò vari incarichi: fu Consultore della S. Romana ed Universale Inquisizione, esaminatore dei vescovi in sacra teologia, Prelato Domestico partecipante e vescovo assistente al Soglio di papa Clemente XIV, Esaminatore nei Sacri Canoni. Consultore della Congregazione delle Indulgenze e Sacre Reliquie. Inoltre, da febbraio a giugno 1782, accompagnò Pio VI nel viaggio apostolico a Vienna per trattare con l'imperatore Giuseppe II importanti questioni per la Chiesa. Quando ormai stanco e malato tornò in diocesi, riprese con instancabile zelo e carità la cura dei fedeli. L’aggravarsi della malattia lo costrinse a trasferirsi ad Ascoli, in un appartamento del convento-scuola delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata, da dove continuò a governare la diocesi. Ormai ottantunenne, morì il 12 luglio 1798 ad Ascoli Piceno. Le sue spoglie sono conservate in una cappella situata all'interno della chiesa dell'Immacolata Concezione, costruita per sua volontà.