/La Cia: moltissime colture dell'ascolano danneggiate dalla grandinata
La Cia: moltissime colture dell'ascolano danneggiate dalla grandinata
I danni, secondo le prime stime effettuate dalla Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli risultano essere molto pesanti e possono essere stimati in oltre un milione di euro, come hanno sottolineato gli esperti dell’associazione di categoria. Si profila dunque una “ferita” di consistenti dimensioni per il comparto agricolo del Piceno considerando anche i danni conseguenti alle piogge che hanno interessato la Valtesino nei giorni antecedenti a Ferragosto. A sottolinearlo è la Cia - Confederazione italiana agricoltori preoccupata per la grave situazione in cui oggi si trova il settore agricolo per il quale si prospetta un danno soprattutto per le produzioni che caratterizzano la nostra zona come gli uliveti e i vigneti. Non bastavano la siccità e il caldo. Ora i violenti nubifragi e le eccezionali grandinate delle ultime ore - avverte la Cia - hanno devastato ulteriormente i campi coltivati. Sotto la grandine sono cadute come principali “vittime” vigneti, frutteti, oliveti ed in modo particolare l’Ascolana Tenera, che da quest’anno si fregia della DOP Oliva Ascolana del Piceno, ortaggi. «Rispetto al passato la situazione si aggrava per i coltivatori – ha spiegato Tonino Cioccolanti presidente della Cia di Ascoli – in quanto la nuova disposizione normativa evidenzia che i danni causati dal maltempo alle colture devono essere coperti da apposite polizze assicurative agevolate. Quindi invitiamo gli agricoltori dell’ascolano per il prossimo anno a valutare bene la possibilità di coprire con apposite polizze i danni generati dal maltempo soprattutto grandine, nubifragi, vento forte, gelate, ecc.. Tale situazione è comunque estremamente penalizzante per le aziende agricole che sono costrette a subire un ulteriore innalzamento dei costi di gestione mentre i ricavi continuano a subire delle contrazioni. In questa fase di cambiamento della normativa si richiede alle istituzioni di mettere in “campo” ammortizzatori capaci di sostenere le imprese». Invitiamo inoltre le imprese agricole che hanno subito danni alle strutture come capannoni, impianti arborei, frane, ecc. a segnalarlo perché in questo caso può essere riconosciuta la calamità.