“La
dotazione organica dell’Unità operativa complessa di radiologia e
diagnostica per immagini dell’Ast non subirà alcuna riduzione, ma
anzi sarà in grado di soddisfare la prenotazione di un maggior
numero di prestazioni”.
La direzione dell’Azienda
sanitaria territoriale di Ascoli Piceno ancora una volta si trova
costretta a dover fare chiarezza su aspetti organizzativi relativi al
personale che vengono ‘raccontati’ diversamente dalle
organizzazioni sindacali del comparto.
L’Azienda sanitaria,
infatti, non ha in previsione, né ha mai affermato, di voler ridurre
il numero complessivo dei tecnici di radiologia, né tantomeno quello
dei medici radiologi attualmente in servizio, sia all’ospedale di
Ascoli, sia in quello di San Benedetto.
Al fine di affrontare a trecentosessanta gradi la questione liste d’attesa e, nello specifico, quella delle prestazioni di radiologia, da settimane la direzione dell’Azienda, con particolare impegno da parte del dirigente del personale tecnico, Saverio Stanziale, e del direttore sanitario Maria Bernadette Di Sciascio, svolge numerosi incontri con il personale medico e tecnico per valutare insieme la possibilità di procedere a una riorganizzazione dei turni di servizio e delle presenze nelle varie ore del giorno, in base all’andamento e alla numerosità delle richieste. Questa analisi congiunta ha portato a decidere che, a partire dal prossimo 22 aprile, il turno notturno dedicato al Pronto soccorso sarà svolto da un tecnico, ritornando così all’organizzazione consolidata in azienda fino al 2020, ovvero l’anno prima del Covid.
“Il
secondo tecnico - dice la direzione dell’Ast di Ascoli – era
stato aggiunto al turno notturno durante la pandemia quando le
esigenze di prestazioni a pazienti sospetti, o diagnosticati Covid, e
a utenti no Covid, richiedevano un doppio percorso assistenziale
anche in radiologia, per garantire una risposta ottimale e sicura
alla popolazione. Ormai da quasi due anni è finito lo stato di
emergenza e le esigenze sono cambiate, per cui è possibile tornare
alla turnazione che vi era prima della pandemia, nonostante un
documentato incremento di prestazioni notturne che, comunque, si
ritengono ancora fattibili da un solo operatore”.
“Le analisi,
infatti – continua la direzione dell’Azienda sanitaria picena -,
hanno dimostrato che il numero e il tipo di prestazioni radiologiche
che vengono erogate di notte è tale da poter essere svolto da un
solo tecnico per ogni ospedale e refertate da un solo radiologo
presente in ogni nosocomio. Resta attiva, come finora è stata, anche
la reperibilità notturna di un tecnico per le esigenze supplementari
e occasionali dei Pronto soccorso e del servizio di emodinamica
dell’ospedale di Ascoli. Su specifica richiesta della Uil,
l’Azienda ha valutato i dati delle attività dei mesi estivi e ha
deciso che a luglio e agosto il secondo tecnico di radiologia di
notte verrà riattivato solo all’ospedale di San Benedetto, al fine
di contenere i tempi di attesa dei pazienti che accedono più
numerosi al Pronto soccorso in quei mesi”.
La riorganizzazione, decisa dunque nell’ottica di un’ottimizzazione delle risorse umane a beneficio della domanda da parte dei pazienti, consentirà di aumentare il numero delle agende di prestazioni nelle ore diurne, quando la richiesta di esami è decisamente maggiore, a favore dei cittadini che prenotano tramite Cup.
Nel dettaglio, gli esami le cui sedute saranno aumentate permettendo uno scorrimento nelle liste d’attesa sono: risonanza magnetica muscolo scheletrica e rachide con 4 sedute in più a settimana per un totale di 28 utenti in più a settimana e 112 utenti in più al mese, Rx tradizionale con 9 sedute in più a settimana per un totale di 180 utenti in più a settimana e 720 in più al mese, Tac con mezzo di contrasto così da permettere di evadere 11 richieste in più a settimana per un totale di 44 in più nell’arco di un mese, senologia con 15 prestazioni (tra ecografia e mammografia) in più a settimana per un totale di 60 in più nell’arco di un mese. Complessivamente saranno erogate dall’Ast di Ascoli un numero maggiore di prestazioni radiologiche tale da soddisfare 234 prenotazioni aggiuntive a settimana e ben 936 in un mese.
“Dunque – conclude la direzione dell’Ast di Ascoli -, nessuna riduzione di personale sanitario verrà attuata nelle radiologie degli ospedali ‘Mazzoni’ di Ascoli e ‘Madonna del soccorso’ di San Benedetto, ma bensì verrà svolta ancora meglio la mission dell’Azienda sanitaria che è quella di fornire prestazioni sanitarie ai cittadini”.