Arrivano 15 nuovi infermieri laureatisi nel corso di laurea dell'Università Politecnica delle Marche con sede ad Ascoli Piceno

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Arrivano 15 nuovi infermieri laureatisi nel corso di laurea dell'Università Politecnica delle Marche con sede ad Ascoli Piceno

Ascoli - Da oggi ci sono 15 nuovi infermieri a disposizione della Comunità marchigiana, persone formate da un corso di laurea dell'Università Politecnica delle Marche con sede ad Ascoli Piceno che è già di per sé importante biglietto d'ingresso al mondo del lavoro per la qualità della formazione. Dopo un messaggio del Magnifico Rettore Gian Luca Gregori con gli auguri ai laureandi, ci sono stati gli interventi degli assessori regionali Giorgia Latini e Guido Castelli, del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, dell'assessore alla Pubblica Istruzione Monica Acciarri, delpresidente del Cup Achille Buonfigli e del Direttore dell'Area Vasta 5 Cesare Milani.



“Mi scuso veramente – ha detto l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Giorgia Latini da remoto - per non essere presente in questo giorno così importante per gli i laureati in infermieristica che sono veramente un simbolo importante soprattutto in questo periodo che stiamo vivendo di grande crisi di tutto il sistema sanitario perché sappiamo che il personale sanitario ha affrontato un'emergenza sopra le cose che sappiamo i problemi che ci sono legati al personale sanitario sotto organico. Quindi sicuramente noi stiamo lavorando e proprio in questo senso per colmare E proprio su questa.

Su questo punto anche i saluti dell'assessore Saltamartini con cui ovviamente mi confronto sono molto spesso perché se andasse in Italia l'assessore all ' Istruzione il tema del personale delle nuove borse di studio in maniera in materia sanitaria è un tema fondamentale perché le borse di studio sulle specializzazioni sono fondamentali per far funzionare tutto l'assetto come è fondamentale anche lontano sì che questi ragazzi si sono laureati oggi rimangano sul territorio marchigiano perché sappiamo che tanti infermieri poi dopo vanno in altre regioni dove trovano contratti a tempo indeterminato.

Ecco quindi come regione ma che invece noi stiamo facendo questo lavoro per garantire una tranquillità dal punto di vista lavorativo al personale sanitario. C'è proprio il tema degli infermieri che mi ricordo prima di essere letti da molti marchigiani molti infermieri marchigiani erano andati proprio in Umbria perché avevano trovato la tranquillità e il contratto indeterminato. Questa sarà una nostra una nostra priorità e poi soprattutto voglio dare un saluto affettuoso e un grandissimo augurio a 15 laureati. Come ricordava il rettore Gregori che ringrazio stiamo collaborando veramente tantissimo per creare una prospettiva importante sulla città di Ascoli Piceno a livello universitario. Dico questo saluto lo voglio dedicare a loro perché il mestiere che andranno a svolgere non è un lavoro e basta.
Una vera e propria missione e quindi significa che chi fa questo mestiere del parroco lo vanti come vocazione perché è proprio l'aiuto all'altro il sostegno al malato. Quindi chi fa questo mestiere è sicuramente una persona speciale una persona speciale che dà un apporto di grande valore sociale a tutta la nostra comunità
”.


Ringrazio il Rettore Gianluca Gregori, il presidente Barbatelli, il direttore Marcelli il direttore di Area Vasta Cesare Milani, il Presidente del Cup Achille Bonfigli e tutto il mondo della Sanità in generale, perché tutti in questo particolare periodo della pandemia, che stiamo vivendo, hanno fatto un grande lavoro, - ha detto Monica Acciarri, assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Ascoli Piceno - e soprattutto voi ragazzi che avete scelto una professione bella ma difficile e complicata che però è la sfida per il futuro: vi fa onore. Ora si deve cambiare passo perché dalla pandemia scaturisce una lezione importante: finora in sanità erano bravi quelli che risparmiavano di più, si è visto chiaramente che è esattamente l'opposto dopo questa prova. Sarà più bravo chi spenderà di più in servizi vicini alla gente, più investimenti in sanità, in particolare sul capitale umano e nelle voci di spesa che la sanità prevede. Io come assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ascoli Piceno saluto con favore questo corso dell'Università Politecnica delle Marche e all'ampliamento che prevede la Fisioterapia, per la quale il Sindaco Marco Fioravanti sta lavorando, e perché credo che sia importante per la nostra città fare Sanità. Di più, sostengo che la buona sanità sia anche volano per il turismo. Se facciamo una buona sanità saremo attrazione per persone che verranno da regioni del sud. Dobbiamo far sì che il nostro ospedale diventi importante e centrale in questa frontiera delle Marche”.


Auguro a tutti i laureandi in bocca al lupo per il futuro. - ha detto il sindaco Marco Fioravanti, collegato durante una pausa del Consiglio comunale - Il messaggio che mi sento di dare è che svolgerete un lavoro di grande responsabilità perché ci sono lavori che si fanno per avere un reddito e lavori che si fanno invece per scelta di vita. Fare l'infermiere oggi è una scelta di vita che significa mettere sempre da parte i disagi personali e mettere al centro l'altra persona. Il malato, il paziente quindi è una scelta di vita fatta con grande coraggio soprattutto in un momento di incertezza come questo, un momento in cui la salute sta tornando centrale e deve essere più centrale. Il mio compito come istituzione deve essere quello di avvicinare di più i cittadini al personale medico perché c'è bisogno di informazione e di dare la giusta fiducia agli organi scientifici, ai medici. Sono contento del vostro gran coraggio, sono convinto che vi aspetterà una vita dura ma molto entusiasmante perché ogni giorno porterete a casa un'esperienza di vita unica, irripetibile e importante che può arricchirvi anche personalmente. Vi saluto e vi auguro il meglio”.


“Sarete professionisti sanitari del periodo successivo al Covid – ha detto l'assessore regionale Guido Castelli - qualcuno ha sostenuto che ormai la pandemia segna una pietra miliare nella storia dell'uomo: il Covid ha completamente modificato alcuni aspetti della nostra percezione delle cose, anche amministrativa. Regina di queste percezioni cambiate è medicina, la salute, la sanità. A voi il compito sarà di interpretare la vostra professione in questa fase in cui probabilmente alcuni dei gravi errori di programmazione che questo sistema ha accumulato nel tempo saranno messi alle spalle. Il professor Gregori ha spiegato le ragioni per le quali ci troviamo nella posizione in cui ci troviamo: una condizione in cui la risposta alla pandemia è stata spesso frutto di abnegazione personale più che di un'organizzazione puntuale e perfetta, lui ha ricordato che mentre la media europea del prodotto interno lordo che ciascuno stato destina alla ricerca e alla formazione è pari al 5 per cento del Pil , in Italia siamo al 3,4 per cento. Importante è che si faccia tesoro di questo errore e si possa rimettere in campo professionisti sanitari nella misura in cui sono necessari al sistema non nella misura in cui il bilancio dello stato lo consenta. Nel 2028 probabilmente le rettifiche che sono state operate al meccanismo di alimentazione delle specialistiche mediche anche per le altre professioni si potrà correggere. Quindi abbiamo un tempo ancora di sofferenza però ai nostri laureandi il compito di considerare questo giorno meraviglioso ma come solo un passaggio visto che non si finisce mai di imparare, come si dice, ma c'è un obbligo di aggiornarsi in maniera puntuale e corretta e corrente, e quindi a coloro che cureranno anche la parte post universitaria dei laureandi di oggi in bocca al lupo perché ci aspettiamo molto, ed è giusto chiedere molto a chi tra l'altro oggi celebra un momento importante anche perché entrare nel sistema pubblico è un grande onore. L'unico articolo in cui la Costituzione utilizza il sostantivo onore è riferito proprio alla Pubblica Amministrazione. E quindi sono convinto che avete avuto sia personalmente che dal punto di vista formativo tutti gli ingredienti sufficienti e necessari a far si che onoriate la professione che da dopodomani vi avvierete a svolgere. In bocca al lupo".




Il Cup (Consorzio Universitario Piceno), - ha detto Achille Buonfigli, presidente del Cup - per consentire ai decisori pubblici di fare delle scelte che siano basate non su impressione singola del momento, ma su dati scientifici e obbiettivi si sta attrezzando. Proprio in funzione del fatto che la pandemia cambiato completamente i parametri del mondo del lavoro, sia dal punto di vista del tipo di professioni ch si rendono necessarie sia dal punto di vista delle abilità che si richiedono ai lavoratori, il Consorzio ha di recente disposto uno studio sui fabbisogni formativi del nostro territorio. E quindi anche le professioni sanitarie saranno oggetto di studio e di indagine. Ma fin da ora posso senz'altro dire che la professione di infermiere sarà una di quelle per le quali già oggi, dati della Alma laurea l'80 per cento del tasso di occupazione dopo un anno quindi è già molto elevata, ma ce ne sono altre anche più elevate. Ma quello che avrà un'esplosione anche nel nostro territorio sarà il settore privato. Perché al di là di una capacità di assorbimento del settore pubblico che è elevata (la maggior parte di infermieri vengono indirizzati verso il settore pubblico), nei prossimi anni, al d là di un fisiologico abbassamento che potrà derivare da una espulsione di una parte degli infermieri che oggi vengono accolti dal settore pubblico, nel settore privato ci sarà un'esplosione gigantesca della richiesta di infermieri, quindi questo fa la differenza perché è in riferimento all'allocazione delle risorse che le imprese private faranno. Perché nei territori dove le scuole saranno in grado di rispondere a offerta territoriale allora ci sarà allocazione risorse, quindi ci sarà sviluppo. Perché ovviamente gli imprenditori privati temono fortemente che alla domanda di servizi sanitari privati non sia data la possibilità di rispondere per mancanza delle risorse umane necessarie. Per quella che è la mia capacità di leggere il sistema e per quello che poi questo studio sui fabbisogni formativi ci porterà, ci sarà necessità di adeguare questi numeri per rispondere alle domande del settore privato. Dove si prevede il raddoppio dei numeri dei dipendenti addirittura e le professioni sanitarie gli Oss eccetera saranno veramente merce rarissima. Quindi gli imprenditori privati investiranno dove avranno la possibilità di avere una risposta immediata. Quindi ai nostri laureandi auguro ovviamente le migliori fortune e al nostro sistema marchigiano faccio un invito a valutare attentamente i futuri sviluppi della professione infermieristica e le future possibilità occupazionali. C'è un problema rappresentato dallo stato dei numeri chiusi, su questo occorre una riflessione per cercare di ampliare questi numeri. In bocca al lupo ai ragazzi ”.


E' un momento importante quando c'è la laurea dei ragazzi che hanno fatto un percorso di studi, - ha detto Cesare Milani, direttore dell'Area Vasta 5 - ma questo è un punto di arrivo per la prima fase della formazione di una persona in tutti i campi ma poi è importante che questi ragazzi continuino ad aggiornarsi sempre per far sì che la loro professione che non è banale, non un lavoro ordinario, un lavoro che oltre alla professionalità che sicuramente avrete appreso dopo corso di laurea, ma sicuramente vi sarà chiesta anche una grande umanità perché non lavorerete con degli oggetti ma con persone che nel momento del bisogno hanno necessità di avere accanto che possano dare quella tranquillità, quella parte di cuore che è importante per far si che la persona che sta male si senta oltre che curata anche accolta in queste nostre strutture sanitarie. Sono stat chiamato prima in causa dal Magnifico Rettore per quanto riguarda gli spazi. Noi stiamo lavorando visto che, ed è una fortuna, oltre che la laurea in infermieristica anche l'università di Fisioterapia, i lavori stanno a buon punto per quanto riguarda il reparto di Fisioterapia e si stanno concludendo. Quindi per questo primo anno intanto partiamo in questa maniera, ci sarà necessità sicuramente di trovare una collocazione più idonea di carattere logistico e amministrativo