Ancona - Uno strumento chiave per incentivare l’economia locale, un alleato essenziale per l’equilibrio del processo alimentare e di conseguenza per la salute, un modello socio-economico del tutto nuovo. Sono queste le caratteristiche fondamentali della produzione Bio ma anche le finalità di quello che sarà il Distretto Biologico unico delle Marche più grande d’Italia e d’Europa.
Stamattina a Palazzo Raffaello il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni e i rappresentanti regionali di AGCI, COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA, CONFCOOPERATIVE, COPAGRI, LEGACOOP, UECOOP, UNCI e CAMERA DI COMMERCIO hanno firmato il patto per il biologico.
Le Marche infatti puntano per la prima volta alla creazione di un unico e grande distretto del biologico forte di numeri, progetti e obiettivi importanti.
“ La Regione Marche crede fortemente nelle potenzialità di questo settore – ha evidenziato Carloni - come traino per molti altri comparti e cerniera di uno sviluppo sostenibile anche a livello turistico-ambientale. Per questo oggi la firma di questo patto sigilla la volontà – tutti insieme – di andare verso la realizzazione di un distretto biologico e del cibo che può diventare il più grande d’Europa, caratterizzato da un forte brand territoriale che identifichi le Marche come regione Bio per eccellenza ".
Carloni ha anche informato che la Regione Marche intende investire nella promozione del biologico in tutti i settori e sarà inserito nella parte dedicata alle Marche nella sezione “Food” di Expo 2020 Dubai.