Ascoli - Riportiano le altre adesioni al progetto della "Ferrovia dei 2 mari":
BIM Tronto, adesione al Manifesto per la Ferrovia Salaria
L’ente sostiene la candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024:il Sistema Museale Piceno al centro della strategia di rilancio turistico e culturale del territorio.
Il Consiglio direttivo del BIM Tronto, riunitosi in videoconferenza, ha votato all’unanimità l’ordine del giorno per l’adesione e il sostegno al “Manifesto per la Ferrovia Salaria”. L’atto dà mandato al presidente dell’ente Luigi Contisciani di adottare con gli altri enti preposti tutte le azioni necessarie a sostenere la realizzazione dell’importante infrastruttura.
La firma del “Manifesto per la Ferrovia Salaria” conferma la volontà da parte del BIM Tronto di promuovere lo sviluppo socio-economico e turistico-culturale delle comunità locali e, d’altro canto, si inserisce in un contesto di sensibilizzazione e tutela del territorio perpetrato dall’ente già da diverso tempo nei confronti dei maggiori interlocutori politici e istituzionali sia regionali che nazionali su tematiche quali l’energia, la mobilità, il sistema museale e il rilancio turistico.
“L’investimento su
progetti di miglioramento infrastrutturale e razionalizzazione della mobilità
nelle aree interne e locali è di fondamentale importanza per superare
definitivamente l’isolamento geografico in cui versa questo territorio”,
dichiara il presidente Contisciani. Il provvedimento approvato dal consiglio
direttivo rientra, dunque, a pieno titolo in un’azione di valorizzazione e
difesa del Piceno a cui va ad aggiungersi la deliberazione unanime in merito
al sostegno della candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024. Un
percorso lungo e articolato a cui l’ente intende garantire un appoggio concreto,
portando in dote le potenzialità sinergiche del Sistema Museale Piceno.
La rete, a cui oggi aderiscono tutti i Comuni della provincia di Ascoli e quasi 90 musei del territorio, è al centro di un protocollo d’intesa siglato con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, e si avvia alla definizione di un tavolo di coordinamento in vista del prossimo accordo quadro con cui si definiranno strategie precise da attuare nel territorio. Il sistema museale, oggi il più grande delle Marche e uno dei più estesi in tutta Italia, fa da volano per un rilancio turistico del Piceno, che va affermandosi come una nuova destinazione turistica post Covid grazie al lavoro portato avanti da Mete Picene. “La volontà di questo ente è di agire in piena sinergia con i Comuni, le istituzioni e tutti gli stakeholder territoriali per sviluppare progettualità e investimenti che siano una spinta vitale ed economica per una ripresa produttiva del Piceno. Dalle infrastrutture alla cultura, passando per il turismo e l’economia, siamo sempre dalla parte del territorio con azioni concrete”, chiosa Contisciani.
“Confindustria Centro Adriatico è favorevole, da sempre, alla ferrovia dei due mari. Non lo dico solo io - dichiara lapidario il Presidente Simone Mariani - ma lo sostiene la storia della nostra Associazione che ripercorro citando solo alcune delle tappe in cui abbiamo sostenuto, anche con forza, la necessità di questa infrastruttura.”
Anno 1948, le principali istituzioni delle province di Ascoli Piceno, Roma e Rieti tra cui Confindustria si incontrano per definire l'ammodernamento della Salaria e in quell'occasione ribadirono l'importanza strategica di una ferrovia tra i due mari per contrastare lo spopolamento delle aree interne.
Anno 1981, 6 novembre, nella tavola rotonda organizzata dall'allora Assindustria di Ascoli Piceno, alla presenza del Ministro Franco Nicolazzi, si discusse ampiamente del rilancio dell'edilizia e la linea ferroviaria, specialmente nella cena che ne seguì presso l'Hotel Villa Pigna del presidente Costantino Rozzi, fu uno dei temi che suscitò particolare attenzione e interesse tra i presenti.
Anno 1987, il 29 maggio, in un convegno sempre presso la nostra sede di Ascoli Piceno e in cui ospitammo l'allora Ministro Francesco Merloni, ribadimmo tale necessità nella presentazione di un'indagine del tempo sulle infrastrutture.
Negli anni in tanti hanno cercato di portare ulteriori contributi, con vari incontri, proposte di legge e di finanziamento, fino ad una prima ricostruzione storica abbastanza completa nel 1993 ad opera dell'allora Presidente della Provincia, nonché ex Presidente di Confindustria Marche, Federico Vitali.
“Rispetto a tanto impegno già profuso in questo ampio lasso di tempo – conclude il Presidente Mariani – e ormai a 150 anni dalla stesura del primo progetto datato 1871, credo che sia indispensabile accantonare campanilismi e questioni secondarie. Cercando di portare il mio piccolo contributo all'enorme lista di chi mi ha preceduto, solo pochi mesi fa scrissi al Ministro De Micheli segnalando questa situazione insieme alla necessità di ammodernare dorsale adriatica ormai al collasso. Pertanto ho deciso, nell'attesa di potermi confrontare ancora, di raccogliere l'ennesimo invito a sostenere tale causa girandolo a mia volta a tutta la categoria degli imprenditori. Recentemente ho anche scoperto che esiste una petizione sul sito change.org per la ferrovia ed è online da oltre 3 anni per raccogliere 7.500 firme. Oggi l'ho firmata e visto che mancano poche decine di firme per l'obiettivo l'ho condivisa con amici e conoscenti sperando che altri facciano altrettanto poiché credo sia un dovere morale sottoscriverla.”
Consiglio Provinciale, adesione unanime per l’ordine del giorno per la Ferrovia Salaria
Riconfermati in Piceno Consind come rappresentanti della Provincia i consiglieri Tonelli e Girolami
Il Consiglio Provinciale, riunitosi ieri in videoconferenza, ha votato all’unanimità l’ordine del giorno per l’adesione e il sostegno al “Manifesto per la Ferrovia Salaria”. La mozione è stata sottoscritta sia dai consiglieri di maggioranza che da quelli di minoranza, a dimostrazione di una unità di intenti su un obiettivo prioritario del territorio, al dì là delle appartenenze e degli schieramenti.
L’atto autorizza il Presidente della Provincia Sergio Fabiani alla firma dello stesso Manifesto per la Ferrovia Salaria sottolineando così il sostegno da parte dell’Ente Provincia ad un progetto che intende promuovere lo sviluppo socio-economico delle comunità locali attraverso un percorso di valorizzazione delle aree interne e delle loro straordinarie risorse.
Nel provvedimento approvato dall’Assemblea consiliare si chiede al Governo “di porre presto in essere tutte le azioni necessarie alla realizzazione della Ferrovia Salaria: a cominciare dal finanziamento di un progetto preliminare e dall’apertura di un tavolo di concertazione con Rete Ferrovie Italia, le Istituzioni e i rappresentanti dei territori interessati”.
Nello stesso documento votato dal Consesso, si chiede inoltre “a tutti rappresentanti e alle forze vive del lavoro, dell’impresa, della società e della cultura di sottoscrivere il Manifesto per la Ferrovia Salaria e di sostenerla con forza e con spirito unitario, oltre i confini amministrativi e le fedi politiche”.
Il Presidente Fabiani ha espresso soddisfazione per questa “decisione unanime del Consiglio che sottolinea la volontà della politica e delle istituzioni di porsi al servizio del territorio senza preconcetti e logiche di parte” ed ha evidenziato “la volontà dell’Amministrazione Provinciale di sviluppare sinergie con i Comuni e con tutte le istituzioni interessate per favorire fonti di finanziamento e ogni azione di raccordo e di concertazione funzionale alla realizzazione del progetto”.
Infine, l’Assemblea consiliare ha proceduto alla votazione dei due rappresentanti della Provincia in seno al Piceno Consind previsti dal regolamento del Consorzio. Il Presidente Fabiani ha proposto la riconferma come consigliere designato dalla maggioranza di Daniele Tonelli e come consigliere in quota di minoranza Mariadele Girolami. Una indicazione che ha trovato piena e unanime condivisione dal parte del Consiglio provinciale che ha deliberato la riconferma dei due rappresentanti provinciali augurando loro un proficuo lavoro all’interno dell’organismo.
Ordine degli Architetti: Il momento giusto per la Ferrovia Salaria
Sono trascorsi quasi due secoli (1841 – 2021) da quando si è iniziato a parlare della Ferrovia Salaria ed a lavorare ai vari progetti. Un’infrastruttura vitale di cui si è sempre parlato molto e realizzato poco.
Anche se denominata spesso con il termine Ferrovia dei due Mari riteniamo che il riferimento alla via consolare Salaria che i romani realizzarono su tracciato preesistente risalente all’VIII secolo A.C. sia più pertinente ed efficace soprattutto in termini di identificazione geografica.
L’Ordine degli Architetti della Provincia di Ascoli Piceno ritiene che mai come oggi ci siano i presupposti e le condizioni territoriali perché questa fondamentale via di comunicazione possa esser considerata nella sua giusta dimensione e cioè una importante infrastruttura viaria con un ruolo strategico di primo piano in alcuni importanti territori oggetto di ricostruzione post- sisma.
Infatti il tratto Ascoli-Antrodoco, uno dei due tronchi necessario per il collegamento con Roma, l'altro è Rieti-Passo Corese, attraverserebbe una serie di comuni come Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Accumoli, Amatrice, Cittareale, etc., fortemente interessati dalla ricostruzione post- sisma, assumendo in questo contesto una funzione vitale e trainante non solo per la ricostruzione fisica di questi territori, ma soprattutto per la ridefinizione e lo sviluppo della futura economia dei luoghi ricostruiti e per tutto il vasto comprensorio delle aree interne e montane ad esse collegate.
"Sulle specifiche tematiche della ricostruzione post-sisma" afferma il presidente dell'Ordine degli Architetti di Ascoli Piceno architetto Dario Nanni, "siamo fortemente impegnati sul campo ogni giorno, e questo ci consente di poter cogliere appieno l'importanza del ruolo strategico e delle ricadute positive che la Ferrovia Salaria potrebbe assumere in questo contesto territoriale, che soffriva una situazione di forte crisi già prima del sisma".
Dall'affiancamento al complesso percorso di ricostruzione dei territori, con il parallelo avvio del cantiere della Ferrovia Salaria, si potrebbero determinare, a conclusione dei due processi realizzativi, condizioni veramente favorevoli non solo per ripristinare le condizioni pre-sisma ma per colmare, finalmente, il ritardo storico socio-economico che affligge da molto tempo queste aree del paese
Quindi pensare a condizioni favorevoli per il futuro socio-economico dei luoghi post-sisma, non può prescindere dal prevedere nuove strategie e modalità eco-compatibili di collegamento con tutta la fascia del medio Tirreno, a cominciare dalla città di Roma e dal flusso turistico che la coinvolge.
Il progetto Ferrovia Salaria ha tutte le potenzialità per svolgere un vero e proprio ruolo fortemente attivo nelle varie tappe dell'avviato processo di ricostruzione post-sisma, ne ha pienamente le caratteristiche anche come segnale significativo per innovative strategie ambientali legate ad una nuova visione del futuro.