Si tratta di una decisione sofferta, giunta dopo quasi
sei anni di orgoglioso impegno per il movimento e di militanza.
Anni intensi, ricchi di traguardi raggiunti e di successi sia
personali che di squadra, come la vittoria alle comunali del 2019
che ha visto eletto il sindaco Marco Fioravanti e la sottoscritta
sugli scranni di Palazzo dei Capitani.
Ma è stata anche una scelta ponderata, pensata e meditata da tempo. Sono nella Lega fin dalla sua ricostituzione ad Ascoli; pertanto, conoscendo la sua genesi, non ho condiviso alcuni recenti fatti. Mi riferisco a scelte e situazioni, imposte a livello territoriale nel partito, che ho reputato, e reputo con fermezza, contrarie ai principi e agli ideali che mi hanno convinta a tesserarmi con la Lega.
La direzione presa, quella cioè di
un partito inteso come contenitore in grado di accogliere persone
ed espressioni di matrici politiche totalmente differenti tra loro,
non mi convince da tempo.
La politica vede sì, al proprio interno, compromessi e diplomazia, ma non comprende a mio avviso la necessità di snaturare la propria identità di valori. Pertanto, poiché ho deciso di entrare in politica per ‘fare’ e nell’ottica di contribuire, nel limite delle mie potenzialità, ad una crescita della città, non ho potuto far finta di niente.
C’è poi, inoltre, una questione di correttezza: nel maggio 2019, infatti, ho preso un impegno di serietà con chi mi ha eletto, ossia lavorare per il bene comune. Ma per mantenerlo non posso non agire in coerenza con i principi e i valori per i quali gli stessi cittadini mi hanno eletta. Esco, quindi, dalla Lega anche perché non voglio tradire la fiducia che le persone hanno riposto in me.
Convinta di lasciare il partito
nella massima trasparenza, resta in me l’orgoglio di aver fatto
parte di una grande e bella famiglia e di essere stata una
appassionata militante che ha cercato di dare il massimo per la
crescita del partito sul territorio".