I due Consiglieri regionali di Marche e Abruzzo si sono incontrati ad Ancarano per intavolare una strategia comune alla valorizzazione delle due province confinanti.
Antonini e Di
Matteo, coetanei, si conoscono da 35 anni, essendo stati compagni di
classe al Liceo Classico ‘Stabili’ di Ascoli. Ad unirli anche
un percorso politico parallelo: per il primo quello di vicesindaco
di Ascoli e assessore provinciale, per il secondo l’esperienza da
sindaco del Comune di Ancarano e quindi da Consigliere regionale.
Ora, invece, condividono la comune
appartenenza alla Lega nonché la Presidenza della III Commissione
regionale, seppur con diverse competenze (Antonini presiede la
Commissione ‘Governo del territorio e Ambiente’, Di Matteo la
‘Sviluppo economico e Attività produttive’), ma soprattutto
la volontà reciproca di lavorare in sinergia per la crescita dei
propri territori.
“Da buoni amici siamo partiti da pensiero
univoco - dichiarano congiuntamente i due Consiglieri – :
abbiamo condiviso la necessità che la collaborazione tra le due
regioni venga potenziata, a partire dalle due province di
‘contatto’ di Ascoli Piceno e Teramo, attraverso una serie di
azioni concrete che valorizzino un territorio recentemente accomunato
dalla crisi economica (la zona industriale di Val Vibrata e Valle del
Tronto condividono la stessa condizione di area di crisi industriale
complessa) così come dalla tragedia del Sisma del 2016.
Un territorio che ha la necessità
di rilanciarsi – spiegano - deve prima di tutto
rendersi accessibile.
Come? Partendo dal potenziamento
dei collegamenti tra le due regioni, rafforzando cioè la rete
stradale e ferroviaria. Per questo lavoreremo al fianco dei nostri
due Governatori e degli assessori affinché l'Anas prolunghi la
Intervalliva Picena, nota come ‘Mezzina’ (che ha origine nel
Civitanovese e passa per Fermo, Offida arrivando a Castel Di Lama e
Ascoli) alla città di Teramo, così da unire finalmente quest’ultima
ad Ascoli attraverso una strada a scorrimento veloce”. Non solo.
“Ci faremo portavoce di un collegamento ferroviario diretto tra
Teramo e San Benedetto del Tronto – proseguono -, in modo tale da
rendere, da un lato, un servizio ai tanti studenti marchigiani
iscritti all’Università di Teramo e, dall’altro, permettere agli
abruzzesi di raggiungere un importante snodo ferroviario come quello
della vicina Riviera: questo secondo aspetto è anche l’occasione
per pretendere da Trenitalia la reintroduzione permanente del Freccia
Rossa nella stessa stazione di San Benedetto: ne gioverebbero in
tanti, non solo gli utenti delle province marchigiane del sud,
ma anche quelli di gran parte delle città teramane, sia costiere
che dell’interno”.
A fare gli onori di casa all’incontro
di ieri è stato il Sindaco di Ancarano Pietrangelo Panichi, mentre
Armando Falcioni, Sindaco di Maltignano, è intervenuto in
collegamento telefonico. Entrambi, infatti, sono da anni in prima
fila per promuovere i territori piceno e teramano attraverso
politiche condivise.
“Si è trattato di un primo
incontro poco più che interlocutorio, ma molto utile –
concludono Emiliano Di Matteo e Andrea Maria Antonini – a cui a
breve ne farà seguito uno più operativo e programmatico, dove
verranno coinvolti anche i sindaci dei comuni dirimpettai
delle province di Ascoli e Teramo, a partire proprio da Panichi e
Falcioni”.