Il vescovo Domenico Pompili nell'incontro con i giornalisti ha invitato a riscoprire la propria matrice professionale: 'C’è bisogno di giornalismo non convenzionale, diventato raro di questi tempi'

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Il vescovo Domenico Pompili nell'incontro con i giornalisti ha invitato a riscoprire la propria matrice professionale: 'C’è bisogno di giornalismo non convenzionale, diventato raro di questi tempi'

Ascoli - In occasione della festività di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il vescovo Domenico Pompili, amministratore apostolico della Diocesi di Ascoli, ha incontrato in Episcopio i rappresentanti di tutte le testati locali.


Il vescovo Pompili, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della CEI, ha voluto centrare l'incontro in sul tema della giornata: “Vieni e vedi – comunicare incontrando le persone come e dove sono”.

Monsignor Domenico Pompili ha esortato i giornalisti a riscoprire la propria matrice professionale, che proviene dal tornare ad essere coloro che si muovono e vedono con i propri occhi i fatti che poi racconteranno. “Resta importante, anche in questa era digitale – ha affermato – imparare a “muoverci verso” le persone, reagendo alla pigrizia che deriva dall’avere tutte le notizie a portata di clic, selezionate però dalle App che sono installate sui nostri dispositivi e, quindi, già filtrate. Il nostro ruolo di “cane da guardia ” della società lo manteniamo nella misura in cui vediamo con i nostri occhi e raccontiamo. Non si tratta solo di essere vicini, ma di farci prossimi: nel secondo passo, facciamo nostra la decisione di avvicinarci. C’è bisogno di giornalismo non convenzionale, diventato raro di questi tempi”.