L’inasprimento delle autorità russe ha portato al raddoppio delle condanne per “organizzazione estremista”. Ecco alcuni numeri: nell’anno 2020 sono state intraprese 188 azioni penali che coinvolgono 147 fedeli; 39 persone, tra uomini e donne, sono state condannate in base all’articolo 2822 del Codice Penale della Federazione Russa; 72 persone sono state incarcerate (44 si trovano attualmente dietro le sbarre); 477 abitazioni dei Testimoni di Geova hanno subito irruzioni.
Non a caso la Russia è stata inclusa tra i 10 massimi violatori dei diritti umani, anche a causa dell’incessante persecuzione nei confronti dei Testimoni.
Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova per le Marche, ha commentato: “Con la persecuzione dei fedeli Testimoni la Russia si sta prendendo gioco sia della legislazione internazionale sui diritti umani sia della propria Costituzione, la quale tutela la libertà religiosa. Tutti i principali organismi internazionali che si occupano di diritti umani stanno protestando contro questi continui abusi, che, come ha sottolineato l’USCIRF, sono spesso frutto della ‘logica perversa della propaganda [dei gruppi] anti-sette’, molto attivi in vari paesi inclusa l'Italia. Il mondo osserva ciò che sta succedendo in Russia e tutti i principali organismi internazionali che si occupano di diritti umani stanno protestando contro questi abusi.”
Di seguito le dichiarazioni dell’Unione Europea e della Commissione degli Stati Uniti sulla libertà religiosa a livello internazionale circa la situazione dei Testimoni di Geova in Russia e accuse relative a torture e maltrattamenti:
USCIRF Troubled by Russia’s Ongoing Imprisonment of Jehovah’s Witness Dennis Christensen.
Si spera che nel 2021 ai Testimoni di Geova sia nuovamente permesso di svolgere liberamente le proprie attività religiose in Russia così come avviene in oltre 200 altri paesi in tutto il mondo.