Il reato rappresenta, dunque una manifestazione di disagio adolescenziale che occorre saper ascoltare e alla quale restituire il giusto significato. Il progetto consiste in una serie di azioni finalizzate a creare le condizioni per la realizzazione di un percorso di crescita e maturazione nel minore, ed è gestito da una psicologa-psicoterapeuta in stretta collaborazione con l’Assistente Sociale referente USSM. Le attività previste dal progetto, oltre che favorire la sana evoluzione della personalità del minore, rappresenta un intervento utile alla tutela della collettività, nella misura in cui si è rivelato nel tempo altamente funzionale alla riduzione della recidiva e conseguentemente alla prevenzione della devianza in età adulta. In termini statistici, in un anno nel nostro territorio vengono seguiti a livello psicologico in media 20-25 minori e rispettive famiglie.
«L’Amministrazione Comunale e l’Ambito Territoriale Sociale XXII si confermano attenti a ogni tipologia di problematica esistente nel nostro tessuto sociale: con questo progetto si mira al recupero di quei minori che, dopo essersi resi autori di reati, possono recuperare la strada dei più giusti comportamenti attraverso il supporto di professionisti del settore» ha spiegato il sindaco Marco Fioravanti.
«Questo progetto permette di proseguire le tante attività dell’Ambito Territoriale Sociale XXII, per dare un sostegno concreto ai soggetti più fragili e che presentano particolari problematiche. Quella dei minori è una categoria sensibile e da sempre attenzionata anche dalla nostra Amministrazione: l’obiettivo è dare risposte tangibili alle difficoltà manifestate da alcuni adolescenti» ha aggiunto l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni.