Ascoli - "Abbiamo appreso che la Giunta Regionale, in sede di approvazione del bilancio, con uno degli ultimi provvedimenti dell’anno, ha cancellato il pur modesto finanziamento che veniva concesso all'Istituto Regionale di Storia Contemporanea ed agli Istituti Provinciali ad esso collegati.
Governare significa gestire il patrimonio culturale comune di una società e non minarlo per ragioni di parte.
Tentare di soffocare la vita degli Istituti di Storia Contemporanea non può essere letto se non come il disprezzo del valore fondativo della Storia.
Davanti ad un atto del genere, viene spontaneo chiedersi se chi governa la nostra Regione abbia o meno, tra i suoi obiettivi fondamentali, la crescita della vita democratica e della conoscenza della nostra società.
Chi ha a cuore lo sviluppo della democrazia è impegnato a moltiplicare le occasioni di confronto e di dibattito, consentendo a tutti di esprimere le proprie idee e di approfondire la propria conoscenza attraverso un rigoroso processo di ricerca storica con la maggiore obiettività e completezza possibile.
Ci chiediamo e la domanda non può che essere retorica, se un provvedimento del genere vada in questo senso o se invece denunci un interesse a soffocare una voce dissonante e forse scomoda.
I nostri Istituti di Storia Contemporanea, dal secondo dopoguerra, svolgono una qualificata attività di divulgazione della Storia Contemporanea, di formazione dei personale docente e dei cittadini interessati a questi temi, di conservazione del patrimonio storico, nel rispetto dei valori fondanti della Costituzione Repubblicana.
Riteniamo pertanto di essere una voce libera che ha sempre mantenuto una propria autonomia e distanza dai condizionamenti partitici, in grado di dare linfa al dibattito democratico.
Dibattito democratico a cui sembra, invece, volersi sottrarre chi, con banali e meschine motivazioni, tenta di mettere in discussione la vita stessa degli Istituti.
E’ sin troppo facile associare tali pratiche a quelle di un passato oscuro quando si chiudevano i giornali, si mettevano fuori legge partiti ed associazioni democratiche, ricorrendo anche alla violenza fisica.
Una Giunta Regionale che nasce da un Processo Democratico, in uno Stato Democratico, dovrebbe avere a cuore i nostri stessi Valori, in fatto di Democrazia e possibilità di confronto, pertanto, auspichiamo che, valutata tutta la portata simbolica del fatto, voglia ritornare sulla sua decisione".
MariaPaola Alviti, Presidente ISML Ascoli Piceno
La solidarietà:
"Ho appreso con profondo disappunto e sconcerto della decisione della Giunta Regionale di cancellare dal bilancio di previsione 2021-2023 le risorse destinate all’Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche. La ritengo una decisione profondamente sbagliata che, se attuata, rischia di privare il territorio regionale di una delle istituzioni culturali più prestigiose della regione, che custodisce un patrimonio straordinario di fonti e di memorie di storia regionale e locale. Oltretutto, l’Istituto svolge una intensa attività di divulgazione e formazione di alto profilo in proficua sinergia con il mondo universitario e scolastico.
Ricordo inoltre che questa decisione avrebbe conseguenze negative anche a livello provinciale. L’ISLM è infatti associato con la Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea “Ugo Toria”, che la Provincia ospita dal 2016 nella Cartiera Papale e, precedentemente dagli anni ottanta all’interno di palazzo Catenacci. La biblioteca, specializzata in storia contemporanea contiene, attualmente, oltre 18.000 volumi, di cui 10.000 del Fondo della Cattedra ambulante di Agricoltura. Vi sono anche sezioni dedicate alla produzione cinematografica internazionale e un’ampia mediateca.
La cultura non solo costituisce un presidio di democrazia, ma anche strumento indispensabile per la crescita civile, sociale ed economica del nostro Paese. In un momento di emergenza il cui il Covid condiziona pesantemente il nostro sistema culturale, abbiamo pertanto il dovere, come istituzioni, di preservarlo e favorirne la rinascita. E la giunta regionale con questo indirizzo va a ledere un patrimonio di tutti.
Come Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, insignita di medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana ribadisco quindi la più netta contrarietà a tale decisone e invito il Presidente e la Giunta Regionale a riconsiderare la questione. E’ comunque mia intenzione impegnarmi in tutte le sedi istituzionali competenti affinché il finanziamento sia ripristinato. Non si può risparmiare qualche spicciolo a spese della cultura".
Sergio Fabiani