Il Ministero chiede una relazione dopo le polemiche nelle Marche e sulla stampa nazionale per il messaggio del 4 Novembre agli studenti dell'Ufficio Scolastico Regionale

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Il Ministero chiede una relazione dopo le polemiche nelle Marche e sulla stampa nazionale per il messaggio del 4 Novembre agli studenti dell'Ufficio Scolastico Regionale

Ascoli - Il comunicato inviato dall'Ufficio Scolasico Regionale agl studenti in occasione del 4 Novembre che riportiamo di seguito ha sollevato molte polemiche sulla stampa nazionale tanto che il Ministero ha scritto:

Messaggio per il 4 novembre, chiesta relazione a USR Marche 

Il Ministero dell’Istruzione rende noto di aver chiesto all’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche una relazione in merito al messaggio inviato alle studentesse e agli studenti della Regione in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre. Messaggio che ha suscitato forti polemiche da parte della comunità scolastica e non solo.  

Il Ministero ha chiesto spiegazioni sul contenuto e sulle finalità della nota in ragione “dei principi democratici che sorreggono l’attività e le finalità del sistema nazionale di istruzione e formazione”. 

  

Roma, 6 novembre 2020 "

Questo il testo integrale del comunicato inviato dall'Ufficio Scolastico Regionale:

"4 novembre 2020. Il messaggio del direttore generale del dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche in occasione dell’odierna giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate"



In occasione dell’odierna giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, Marco Ugo Filisetti, ha indirizzato il seguente messaggio agli studenti di tutte le scuole marchigiane:


In questo giorno il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e là vi rimase.

Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire: “Io c’ero”. Giovani che vollero essere altro, non con le declamazioni, ma con le opere, con l’esempio consapevoli che “Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza”.

Combatterono per dare un senso alla vita, alla vita di tutti, comunque essi la pensino.

Per questo quello che siamo e saremo lo dobbiamo anche a Loro e per questo ricordando i loro nomi sentiamo rispondere, come nelle trincee della Grande Guerra all’appello serale del comandante : PRESENTE!”.


Le risposte della Cgil:

Ascolto&Partecipazione:

Il Movimento "Dipende da noi":



"Ogni guerra è una mattanza

Il Movimento “Dipende da Noi” intende ricordare che chi ha responsabilità educativa ha il dovere di aiutare i giovani a riconoscere che la guerra, ogni guerra, è una mattanza, progettata dai potenti sulla pelle di chi potente non è. 

È compito della scuola insegnare a decostruire la retorica nazionalista e bellicista, anche per coltivare la giusta memoria dei caduti di tutte le guerre.

Questo dovere educativo è scritto nella nostra Costituzione, che afferma: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (art. 11).

La lettera che il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti ha indirizzato, in occasione del 4 novembre, agli studenti delle Marche presenta l’evento della Prima Guerra Mondiale in una chiave molto lontana dalla realtà, che vide morire molti giovani del tutto estranei alla politica imperialistica e da essa usati. I toni della lettera richiamano dichiaratamente quelli della retorica militarista e contrastano con lo spirito della Costituzione.

Il messaggio punta poi a screditare l’impegno di tanti giovani presenti per scelta consapevole alle manifestazioni di piazza per far sentire la loro voce autentica e libera in modo pacifico e civile.

Questo intervento del Dirigente Filisetti è inaccettabile soprattutto da quanti hanno a cuore la scuola come un luogo di crescita nello spirito degli ideali costituzionali della pace e della democrazia.

Pertanto il Movimento “Dipende da Noi” chiede alla Ministra dell’Istruzione di richiamare il Direttore al rispetto della Costituzione e di rimuoverlo dall’incarico, ove non pervenga presto da parte sua una ritrattazione dei contenuti e dei toni utilizzati."


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