“Una delle priorità per
tutti i cittadini marchigiani – ha esordito Acquaroli - è tenere
sotto controllo l’evoluzione del Covid senza creare allarmismi, ma
pronti ad affrontare una ripresa della pandemia che sta interessando
anche il nostro territorio. È necessario esaminare i dati
epidemiologici per capire quali provvedimenti prendere. Insieme alle
autorità sanitarie, abbiamo valutato l’opportunità di una
ordinanza che, a partire dalle ore 00 del 4 ottobre, renderà
obbligatoria la mascherina, durante l’intera giornata su tutto il
territorio regionale oltre che come già previsto nei luoghi pubblici
al chiuso, anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e
locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze,
slarghi, vie, lungomari, ecc) in caso di formazione di assembramenti
anche di natura spontanea e o occasionali. L’obbligo rimane escluso
per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie
incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di
attività motoria e/o sportiva.
L’intento non è quello
sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini:
ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo
continuare a tenere alta la guardia. A questo scopo l’Asur si è
dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai
prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per
accorciare i tempi di risposta. L’attenzione è molto alta sul
settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come termine entro
cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze
a seguito dell’inizio delle lezioni in classe. Per quanto riguarda
il Covid Center a Civitanova Marche, nessuna pregiudiziale
ideologica. Con gli operatori faremo una valutazione tecnica costante
e stabiliremo i criteri in base ai quali valutare l’eventuale
riapertura. Al momento la situazione resta sotto controllo: sono 4 i
pazienti ricoverati in terapia intensiva e 2 in subintensiva.
Abbiamo verificato, in ogni caso, che due moduli del Covid
Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di
sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati
costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se
dovesse servire la utilizzeremo”. Prima della riunione incontrando
i giornalisti il presidente ha elencato anche le altre priorità: “Le
cosa da fare sono tantissime – ha sottolineato - : dalla lotta alla
pandemia alla ricostruzione post terremoto, dalle infrastrutture alla
crisi del lavoro e delle attività produttive anche in conseguenza
del Covid. I dati delle imprese marchigiane per il secondo trimestre
sono molto allarmanti. Dobbiamo discutere subito le strategie da
intraprendere anche intorno al Recovery Fund. Insomma i temi sono
tanti e li affronteremo tutti a seconda delle priorità e
dell’emergenza”.