Ieri anche in piazza del Popolo gli studenti si sono fatti sentire.
«Mancano spazi e docenti, il rientro sicuro sbandierato da
Azzolina non esiste e lo dimostrano i già troppi casi di scuole
costrette a tornare alla DAD» dichiara Elisa Ferretti,
rappresentante della consulta del liceo Artistico Osvaldo Licini «Non
è possibile mantenere il metro di distanza se ci sono classi pollaio
e trasporti pubblici affollati. In sei mesi di tempo il governo non
ha cambiato nulla, servivano spazi e assunzioni perché le mascherine
e la ricreazione in classe non bastano.
La didattica a
distanza ha escluso migliaia di studenti dalle lezioni e gli studenti
oggi sono scesi in piazza per evitare che questa diventi la
normalità: bisogna garantire davvero sicurezza e diritto allo
studio.
A farne le spese fin ora sono stati gli studenti dei
quartieri popolari e delle periferie, i figli dei lavoratori, quegli
stessi lavoratori precari su cui il governo fa solo propaganda e che
in molte piazze oggi erano spalla a spalla con gli studenti» «Di
fronte alla scelta tra diritto allo studio, non garantito dalla DAD,
e alla salute, messa a rischio da un rientro senza spazi adeguati e
professori sufficienti, oggi gli studenti hanno scelto la lotta»
conclude la rappresentante «Servono soldi alla scuola per garantire
un’istruzione di qualità per tutti, la crisi legata alla pandemia
non può diventare la scusa per nuovi tagli e attacchi ai diritti
degli studenti e dei lavoratori.
La mobilitazione di oggi è
solo il primo passo di una stagione di lotta che vedrà uniti
studenti e lavoratori nelle piazze!» aggiunge « Siamo davanti ad
una situazione in cui persino la scuola pubblica rifiuta le
iscrizioni degli studenti a causa del sovraffollamento delle aule »