Ascoli - E’
stata una notte tutto sommato tranquilla quella appena trascorsa tra
Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, con numerose persone in
strada a godersi quest’ultimo pezzo d’estate e tanti giovani in
giro alla ricerca del divertimento, nonostante il divieto di ballare
confermato dall’ultimo D.P.C.M. sulle misure volta a impedire la
diffusione del COVID-19.
Come avviene ormai da prima
dell’estate a vegliare che tutto filasse liscio c’erano le forze
dell’ordine, con poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili
urbani coordinati da due funzionari della Questura, l’uno nel
capoluogo ascolano, l’altro in Riviera delle Palme. Era presente
anche la Polizia Scientifica per ritrarre con macchine fotografiche e
videocamere quelli trovati senza mascherine nei luoghi più caotici
della movida.
Una
discoteca di San Benedetto del Tronto era già nel mirino degli
investigatori della Divisione Polizia Ammistrativa e Sociale della
Questura di Ascoli Piceno, poiché giorni fa numerosi avventori erano
stati trovati all’interno a ballare. Una pattuglia del
Commissariato di San Benedetto del Tronto, che stava facendo il giro
dei locali per accertare che i gestori si stessero attenendo alle
misure anti-virus, nel
transitare sul lungomare era stata attratta dalla musica ad alto
volume proveniente da quella discoteca.
I poliziotti sono
entrati nel locale e hanno notato che diversi avventori erano privi
di mascherine e stavano danzando al centro della pista, incuranti dei
rischi per la salute cui stavano esponendo sè stessi, ma anche
quelle persone che, invece, erano sedute tranquillamente ai loro
tavoli. A quel punto il gestore è stato redarguito sull’accaduto
in modo da porre fine a quella incresciosa situazione, ma gli agenti
lo hanno avvisato che avrebbero redatto rapporto su quanto accertato.
Proprio ieri sera a lui è stato notificato il preavviso di chiusura,
un vero e proprio cartellino arancione, e ora ha dieci giorni di
tempo per replicare ai rilievi che gli sono stati mossi.
Il
Questore gli ha contestato che all’interno del locale molte persone
erano prive di protezioni e non a distanza di sicurezza, in
difformità ai protocolli sanitari, ma anche che stavano ballando in
barba allo specifico divieto. Ora spetta al gestore della discoteca
spiegare come mai quella sera le cose gli siano sfuggite di mano.
Anche le strade limitrofe al quadrilatero della movida
sono state monitorate dalle forze
dell’ordine, come via Aspromonte e via Labirinto, ma quelle poche
persone trovate lì non hanno dato luogo a condotte tali da meritare
una censura.
Pure
ad Ascoli Piceno i locali del centro storico sono stati molto
gettonati, e non solo dai più giovani. Tante persone c’erano nei
pressi di quelli posti sotto le logge di Piazza del Popolo e a Piazza
Arringo, con gli investigatori che ora stanno visionando le immagini
per identificare coloro che erano senza mascherina e multarli.
Anche i gestori di quegli esercizi rischiano la sanzione,
qualora venisse accertato che non hanno agito in conformità ai
protocolli sanitari. Poche le telefonate arrivate al 113 per
segnalare baccano in Rua delle Stelle, Via Pretoriana, Corso Trieste
e Trento e Piazza San Tommaso, ma erano prive di fondamento, poiché
le pattuglie della Squadra Volante che sono transitate da lì hanno
trovato ragazzi che parlavano, con le loro voci amplificate dalle
mura alte e dalle strade molto strette. Solo nei pressi di un bar due
persone avevano tra loro litigato, ma poi la situazione è tornata
alla normalità. Sul Colle San Marco era tutto ordinato, poiché è
noto come sia rischioso accendere i falò in quel luogo.