Ancona - Sempre più difficoltà per la ripresa della scuola. A complicare il quadro, la necessità di individuare il referente Covid e il suo sostituto per ciascuna scuola. Una figura prevista dal Ministero, di raccordo con gli operatori sanitari del Dipartimento di prevenzione. Nelle Marche, tutte le 235 Autonomie scolastiche con il primo collegio hanno dovuto provvedere all’individuazione del referente Covid.
“Il compito di questa nuova figura introdotta dai due Ministeri, quello della Salute e della Pubblica Istruzione– spiega Lilly Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Marche – contempla una serie di azioni giornaliere come fornire l’elenco degli studenti della classe in cui eventualmente dovessero verificarsi casi che poi vengono confermati, l’elenco degli insegnanti e degli educatori, quindi fornire gli elementi di ricostruzione dei contatti stretti avvenuti nelle 48 ore prima della comparsa dei sintomi e quelli avvenuti nei 14 giorni successivi alla comparsa dei sintomi”. Inoltre, il compito del referente Covid “è quello di indicare eventuali alunni o insegnanti e personale Ata con fragilità e fornire gli elenchi degli alunni assenti”.
Tutti compiti gravosi per i quali, secondo Gargamelli, “c’è bisogno di ampliare gli organici, come peraltro abbiamo chiesto, unitariamente, più volte all’ufficio scolastico regionale”. Per questi motivi, chiude la segretaria generale Flc Cgil Marche, “siamo in attesa di risposte perché, ad oggi, non abbiamo ancora un quadro preciso che indichi quante unità di personale in più sia tra i docenti sia tra il personale Ata avremo a disposizione in ognuna delle 235 Autonomie scolastiche delle Marche”.