Ascoli - La campagna di disinformazione sul
drammatico stato in cui versa la sanità picena, ampliata anche da
dichiarazioni assolutamente non rispondenti al vero, posta in essere,
in modo del tutto strumentale, da una pluralità di soggetti, impone
alle scriventi la diffusione del presente comunicato in
contrapposizione a chi, in diverse occasioni, ha preferito
interloquire, anche in riunioni ufficiali, unicamente attraverso
enigmatici, tendenziosi, ridicoli sorrisi.
Ciò premesso, precisiamo
che la RSU della già ASUR/Area Vasta 5, unitamente a tutte le
Rappresentanze Sindacali presenti in detta Azienda, nell’anno 2022,
hanno intrapreso, nei confronti della Regione Marche e dell’ASUR
(naturale controparte) un serrato confronto per il riequilibrio dei
fondi, secondo quanto sancito dalla legge regionale n. 8/2017, al
fine di consentire, in primis, il pagamento delle indennità
contrattuali al personale dipendente, in secundis, riequilibrare le
retribuzioni del personale operante in questo territorio con i
colleghi delle altre province marchigiane in quanto, sia nel Comparto
che nell’Area Dirigenza, permangono macroscopiche differenze
retributive tra dipendenti che svolgono le identiche mansioni. A
seguito delle iniziative sindacali intraprese, tramite l’allora
Assessore Regionale al Bilancio Avv. Guido Castelli, si era avviato
un percorso virtuoso che aveva comportato un incremento, seppur
modesto, dei fondi contrattuali in favore del personale dell’ex
Area Vasta 5.
Dopo le elezioni politiche svoltesi a settembre 2022,
il citato processo virtuoso si è sostanzialmente interrotto e allo
stesso sono seguite unicamente solenni promesse da parte dei
Rappresentanti della Regione Marche e dell’ASUR, tutte puntualmente
disattese fino all’ultima del 20/12/2022 nel momento in cui,
durante la manifestazione sindacale ad Ancona organizzate da queste
Rappresentanze Sindacali, l’Assessore alla Sanità Dott. Filippo
Saltamartini assicurò il riequilibrio dei fondi attraverso
l’utilizzo della quota parte delle risorse assegnate alla Regione
Marche a seguito della ripartizione del fondo sanitario nazionale e
di quelle derivanti dal famoso Decreto Calabria.
Ennesima solenne
promessa puntualmente disattesa. Durante il percorso sindacale, una
parte della Rappresentanza, del tutto minoritaria, ha inteso
intraprendere iniziative per proprio conto spaccando il fronte
unitario. Sicuramente per ragioni di visibilità, la citata
minoranza, in ogni circostanza, in ogni decisione da assumere, si è
sempre contrapposta alla maggioranza disattendendo le basilari norme
democratiche. Detta contrapposizione, purtroppo, ha contribuito
sensibilmente a guastare la condizione ambientale in un posto di
lavoro così delicato come quello di un’Azienda che eroga servizi
sanitari nonché ha ostacolato il riconoscimento dei diritti
patrimoniali e non, sanciti dal Contratto Nazionale di Lavoro.
Nello
stesso anno 2022 il Dott. Massimo Esposito, nominato Direttore con
decorrenza 1 gennaio 2022, in ossequio a quanto specificatamente
disposto dal CCNL 21/05/2018 e in base a quanto attuato da tutte le
altre quattro Aree Vaste della Regione Marche, ha determinato il
nuovo assetto organizzativo dei servizi dell’Area Vasta 5 definendo
l’organigramma delle funzioni (individuazione dei posti
precedentemente denominati di coordinamento e posizioni
organizzative) avviando il dovuto confronto sindacale e le relative
procedure selettive interne per l’attribuzione di dette funzioni di
responsabilità.
Le risultanze delle procedure selettive, come la
storia ci insegna, non hanno soddisfatto tutti con le conseguenti,
comprensibili lamentele e contestazioni. Considerato che
l’organigramma redatto dalla Direzione e il conseguente
stanziamento sono stati sottoposti all’attenzione della Delegazione
Trattante di Parte Sindacale la quale, a maggioranza assoluta dei
componenti l’Organismo ha approvato sia l’organigramma che il
conseguente stanziamento nonostante la forte contrapposizione della
parte minoritaria la quale continua a lamentare anomalie procedurali,
appaiono incomprensibili le osservazioni avanzate dal collegio
sindacale e soprattutto sconcertante la replica della Commissaria
Straordinaria (Vania Carignani, ndr), insediatasi in data 01/01/2023, la quale, invece di
sostenere, come deontologicamente dovuto, la bontà della proposta
aziendale, nel suo riscontro alle osservazioni del collegio, ha
condiviso le eccezioni dello stesso. Altrettanto sconcertante è
inoltre la posizione assunta dal legale dell’AST nel momento in
cui, di fronte ad una denuncia di comportamento antisindacale
depositata dalla più volte richiamata minoranza, il legale
dell’Azienda, pur avendo redatto una eccellente memoria difensiva
in cui veniva dimostrata inequivocabilmente l’infondatezza della
denuncia, “a tutela delle Parti ricorrenti” (sconcertante)
chiedeva il rinvio della causa a giugno 2023 assicurando, per conto
della AST, che l’assegnazione dei vincitori nei singoli posti
sarebbe stata sospesa nonostante la mancanza nelle Unità Operative
sanitarie di ben 27 coordinatori (ex capo sala) sostituiti, di fatto,
senza alcuna retribuzione da facenti funzioni. La dichiarazione del
legale con la conseguente disponibilità a bloccare il processo
organizzativo in atto fino a giugno 2023 non poteva che essere stata
proferita previo assenso della Commissaria Straordinaria.
La RSU, o meglio la maggioranza assoluta della RSU dei dipendenti dell’Area Vasta 5 unitamente alle Rappresentanze Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS e UGL SALUTE di fronte a tale disastroso contesto ritengono che la Regione Marche, attraverso l’intervento diretto del Presidente e del preposto Assessore alla Sanità, non possa non intervenire adottando le conseguenti, ma soprattutto comprensibili, doverose iniziative a tutela dei diritti dei 2600 dipendenti dell’AST di Ascoli Piceno e soprattutto dei cittadini di questo territorio i quali, di giorno in giorno, vedono depauperarsi il servizio sanitario pubblico, in favore del privato, con le conseguenze che ben si possono immaginare.
FP CGIL CISL FP – UIL FPL UGL SALUTE FIALS RSU
V. Rossi – G. Cipollini – P. Sabatini - B. Rossi - F. Menzietti – P. Grassi