Asoli - E' morto Bruno Ferretti, un caro
collega. Aveva 67 anni. Da tempo lottava contro una grave malattia
che però sfidava con grande coraggio. Mi aveva chiamato solo qualche
giorno fa perché cercava un libro sull'Ascoli Calcio di Costantino
Rozzi. Ho lavorato con lui al Messaggero. Uno spirito, quello di
Bruno, che della pacatezza aveva fatto humus fertile per stabilire
rapporti amichevoli con tutti.
Lo sport è sempre stato il suo
ecosistema nel quale brillava, tra tutte le discipline, il calcio.
Del calcio ha trattato sulla carta stampata, in trasmissioni
televisive e da ultimo nel web. Si può a ragione dire che
giornalisticamente quando si pensava e si pensa all'Ascoli Calcio si
poteva e si può tradurre con la firma di Bruno Ferretti, con le
domande che poneva e che lui stesso si poneva durante un campionato o
una campagna acquisti.
Che fossero le note liete delle promozioni in
Serie A o con le notizie negative delle retrocessioni. Bruno era lì,
testimone dei fatti. Voce in anteprima per i suoi lettori. Stamane si
è aggravato all'improvviso ed è stato trasferito all'ospedale
Mazzoni dove è purtroppo è deceduto.
Al collega Andrea Ferretti, fratello di Bruno, alla moglie Anna e ai figli Marco e Dario, vanno la vicinanza e le condoglianze più sentite da parte mia e della nostra redazione estese anche alla redazione di Cronache Picene.