Ex maresciallo dei carabinieri ucciso a Pagliare del Tronto lungo la pista ciclopedonale con tre colpi di pistola: un'esecuzione

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Ex maresciallo dei carabinieri ucciso a Pagliare del Tronto lungo la pista ciclopedonale con tre colpi di pistola: un'esecuzione

Dal 2015 era stato allontanato da tempo dall'Arma per il coinvolgimento in una inchiesta per concussione. Mentre era in attività era stato in servizio alla stazione di Monsampolo del Tronto. Appello del Colonnello Niglio e del Procuratore Monti perché si rechi in Procura se stamane fosse stato in quei luoghi.

Ascoli - Antonio Cianfrone, un ex maresciallo dei carabinieri di 51 anni, è stato ucciso stamattina con tre colpi di pistola mentre transitava lungo la pista ciclopedonale nella zona di San Pio di Spinetoli.

L'ex militare era stato allontanato da tempo dall'Arma per il coinvolgimento in una inchiesta per concussione. Mentre era in attività era stato in servizio alla stazione di Monsampolo del Tronto (dove risiedeva). Nella scena del crimine si sono recati il comandante provinciale dei carabinieri Ciro Niglio e il procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti. La vittima era originaria di Chieti. Secondo una prima ricostruzione si è trattato di una vera e propria esecuzione: contro Cianfrone sono stati esplosi tre colpi di arma da fuoco.
A sparare una persona con il volto coperto da un casco che è poi fuggita in sella ad una moto guidata da un complice che attendeva a pochi metri. A dare l'allarme una donna ma non è chiaro se abbia o meno assistito all'agguato.


"Stiamo indagando con la massima attenzione e impegno, senza tralasciare alcuna pista" Così il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno Ciro Niglio presente a Spinetoli sul luogo dove è stato trovato moto l'ex maresciallo dei carabinieri Antonio Cianfrone, ucciso con tre colpi di arma da fuoco.

"Era stato sospeso dal servizio obbligatoriamente cinque anni fa, nel 2015, a seguito dell'inchiesta che lo aveva coinvolto per concussione e era quindi fuori dall'Arma. Dal giorno dell'arresto non è mai rientrato in servizio", aggiunge il comandante Niglio che si è poi unito all'appello del procuratore Monti ai potenziali testimoni del fatto avvenuto proprio nel primo giorno di via libera degli spostamenti tra le regioni. Le indagini si concentrano sui rilievi scientifici sulla scena del crimine e sull'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dislocate in un vasto raggio per identificare le due persone che sarebbero state viste allontanarsi con una moto, con indosso caschi bianco e verde.


"Chiunque questa mattina fra le 7 e le 9.30 si è trovato a passare per la pista ciclabile Lungo Tronto, da Pagliare a Monteprandone, è pregato vivamente di presentarsi ai carabinieri, anche se non hanno visto nulla di particolare". E' l'invito lanciato dal procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti, dal luogo in cui è stato trovato il cadavere dell'ex maresciallo dei carabinieri Antonio Cianfrone.

"E' veramente importante perché testimonianze di questo tipo in passato sono state utili a risolvere casi, come ad esempio quello dell'omicidio di Melania Rea a opera del marito Salvatore Parolisi”, ricorda il dottor Monti che sta coordinando le indagini sull'omicidio. Sul posto, anche tre medici legali per la ricognizione cadaverica.