Sarà un Primo Maggio diverso e inedito senza piazze, cortei e bandiere.
Siamo ancora impegnati tutti a contrastare l’emergenza sanitaria e proprio per questo la Festa dei Lavoratori è ancora più importante perché il lavoro, in questo momento così difficile, è la vera cura per il paese e per il nostro territorio.
E’ il lavoro di tutti coloro che non si sono mai fermati nell’emergenza che ha garantito a tutti noi l’assistenza e i servizi essenziali e sarà il lavoro lo strumento per costruire il nostro futuro.
Per questo va protetto e difeso mettendo al primo posto la salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori rispettando i protocolli sottoscritti e condivisi a livello nazionale e aziendale.
La pandemia avrà riflessi fortissimi nel nostro territorio, già debole dopo la tragedia del terremoto, rischiando di amplificare la crisi attuale con gravi riflessi nella vita dei lavoratori e nel sistema produttivo.
Le azioni previste per sostenere il reddito dei lavoratori e i bilanci delle imprese richiedono concretezza, certezza e continuità nel tempo.
Questo periodo così complicato deve servire a ripensare quale modello di sviluppo possibile nella nostra Provincia che ponga al centro la persona, l’ambiente, la salute, la conoscenza e la dignità del lavoro attraverso risposte straordinarie e urgenti che siano però sistemiche, integrate e coordinate attraverso una forte responsabilità collettiva e partecipazione.
Ripartire da un forte investimento pubblico, dal ruolo attivo delle pubbliche amministrazioni, da una vera riforma fiscale, dal fare sistema di tutti i soggetti istituzionali e di rappresentanza è l’unica via per realizzare un sistema produttivo sostenibile, innovativo che garantisca benessere collettivo e diffuso.