Fermo - Stretta nei controlli da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo su tutto il territorio della provincia nell’ambito dei servizi finalizzati a contenere il contagio dal temuto Covid-19.
In questa fase di
emergenza sanitaria, la Guardia di Finanza di Fermo, al pari di tutte
le altre Forze di Polizia, è coinvolta nelle attività di
prevenzione e tutela della salute pubblica che stanno interessando
l’intero territorio nazionale e che, nella provincia fermana, sono
eseguite in attuazione delle direttive emanate dalla locale
Prefettura nell’ambito dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la
Sicurezza Pubblica e in osservanza delle Ordinanze emesse dal
Questore di Fermo, mirate a contenere la rapida diffusione del
virus.
In tale contesto
eccezionale, i Finanzieri del Comando Provinciale, del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo di Fermo hanno provveduto
sin da subito ad adeguare il proprio dispositivo di vigilanza
intensificando le attività di controllo economico del territorio e
del web, anche a seguito delle numerose segnalazioni al numero di
pubblica utilità 117, per contrastare le condotte di chi,
approfittando dell’attuale situazione emergenziale, pone in essere
pratiche commerciali disoneste, truffe e frodi in danno della
popolazione, con la vendita a prezzi esorbitanti di dispositivi
sanitari, talvolta non conformi alle norme.
Ad oggi, sono state
controllate più di 800 persone, con riferimento ai loro spostamenti
al di fuori delle rispettive abitazioni. Si è potuto constatare che
la maggioranza della popolazione sta compiendo, a volte con grande
sacrificio, il proprio dovere civico limitando gli spostamenti ai
soli casi previsti - di comprovate esigenze lavorative, di assoluta
urgenza o per motivi di salute -, ad eccezione di qualche
irresponsabile che continua a violare senza validi e giustificati
motivi il c.d. “restate a casa”, sottovalutando così i rischi
legati alla diffusione dell’epidemia.
In queste settimane
i militari delle Fiamme Gialle hanno sanzionato oltre 40 trasgressori
per la violazione ai divieti di spostamento o di assembramento
previsti; tra loro c’è chi ha dichiarato candidamente di non
conoscere l’esistenza dei divieti, chi voleva andare a Milano a
ballare, chi andava in pizzeria, chi faceva sport a molti chilometri
da casa e chi portava un regalo alla propria compagna. Denunciata
invece penalmente una persona che, positiva al virus, in violazione
della misura della quarantena, si era allontanata dalla propria
abitazione.
I controlli sono
stati estesi anche a decine di esercizi commerciali per i quali vige
il divieto di apertura al pubblico o comunque vigono specifiche
modalità di vendita dei beni. Anche in questo caso sono state
riscontrate numerose violazioni. Come nell’episodio del
dettagliante che vendeva prodotti alimentari da asporto, pur potendo
continuare ad esercitare, con le dovute precauzioni sanitarie e
igieniche, la sola vendita a domicilio. Oppure, come nei 9 casi in
cui è stata disposta la chiusura temporanea e parziale dei locali
aziendali di esercizi commerciali (anche ipermercati, supermercati e
mini-market), poiché vendevano beni non essenziali o non di prima
necessità.
Nell’ambito di una
assidua collaborazione con l’Autorità Prefettizia ed in attuazione
delle prerogative specifiche del Corpo quale polizia
economico-finanziaria, la Guardia di Finanza ha verificato sino ad
oggi il contenuto di circa 600 comunicazioni presentate alla
Prefettura fermana dalle aziende che, pur non rientrando tra quelle
autorizzate a restare aperte dai decreti presidenziali succedutisi
nel tempo, hanno chiesto di poter comunque proseguire l’attività
produttiva, in quanto ritenuta funzionale ad assicurare la continuità
delle filiere industriali necessarie, nonché dei servizi di pubblica
utilità e dei servizi essenziali.
Questi accertamenti
sono basati su un primo, iniziale riscontro documentale del contenuto
delle istanze pervenute alla Prefettura con i dati e le informazioni
ottenute dalle banche dati in uso al Corpo. In alcuni casi
necessitano poi di ulteriori approfondimenti “sul campo” da parte
delle Fiamme Gialle, direttamente presso le sedi aziendali, come
nelle ipotesi di riconversioni straordinarie delle produzioni
industriali.
Al
termine dell’istruttoria della Guardia di Finanza e dell’Ufficio
Territoriale del Governo, la valutazione complessiva e definitiva è
comunque rimessa al Prefetto, che, sentito il Presidente della
Regione, può sospendere le citate attività, qualora ritenga che non
sussistano le condizioni previste. Ad oggi, sono stati notificati 7
di questi decreti di sospensione temporanea.
A tali controlli si affiancano poi quelli, ulteriori, diretti ad individuare fattispecie di indebita percezione, frode e malversazione delle risorse pubbliche destinate agli aiuti alle famiglie e alle imprese, nonché al potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale, che impegnano il Corpo in qualità di organo di polizia a tutela delle risorse pubbliche.
Anche in questo arduo e complesso momento storico, contrassegnato da uno scenario inedito ed improvviso nel quale si avvertono i rischi, le difficoltà e i disagi della popolazione locale, connaturati alla complessa emergenza sanitaria in corso, si conferma l’impegno senza sosta ed il ruolo della Guardia di Finanza nel territorio fermano quale punto di riferimento al servizio dei cittadini per la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza e pubblica, orientato al rispetto ed all’osservanza delle norme per la tutela della salute individuale e collettiva.