Ascoli - A seguito dell’incontro svoltosi nella giornata di ieri con il Sindaco di San Benedetto e alcuni consiglieri comunali di cui sono stati riferiti solo parziali e inesatti dettagli, mi preme precisare la posizione dell’Area Vasta 5.
Nonostante gli infondati proclami
che si sono susseguiti in queste ore, infatti, sono costretto a
ribadire ancora una volta che l’ospedale di San Benedetto, una
volta finita l'emergenza, tornerà completamente operativo, come
prima e meglio di prima. Sarebbe sufficiente leggere la delibera di
Giunta Regionale anziché inerpicarsi in infondate congetture.
La strategia messa in campo dalla
Giunta Regionale per fronteggiare l’emergenza Covid 19, che nella
nostra Regione ha manifestato una preoccupante virulenza, si sta
rivelando vincente perché sapientemente attuata dagli operatori
dell’AV5, con il raggiungimento di risultati insperati e
importanti.
Il nostro è un sistema sanitario
pubblico, fondato sui principi costituzionali di universalità e
solidarietà, che non andrebbero mai accantonati, soprattutto in una
fase emergenziale come quella che stiamo vivendo.
La costruzione di un centro Covid a
Civitanova nell’area fiera dedicato alle terapie intensive e semi
intensive servirà sia a liberare ed alleggerire gli altri nosocomi
che ad avere a disposizione una struttura in caso di ritorno o
recrudescenza della malattia.
Sono pertanto infondati e
soprattutto inaccettabili gli atteggiamenti di puro egoismo che non
corrispondono alla volontà e al sentimento della quasi totalità
degli operatori ospedalieri e territoriali dell’area Vasta 5 che
non smetterò mai di ringraziare per la professionalità, lo spirito
di abnegazione e di sacrificio mostrati sino ad oggi.
Vista la gravità del momento e il
forte stress a cui sono sottoposti i nostri operatori non posso più
tollerare notizie false, tendenziose ed inesistenti, visto che, in
nome dei principi di cui prima, ritengo doveroso, nei limiti delle
nostre possibilità e garantendo sempre la massima sicurezza, aiutare
il sistema sanitario regionale che tanto si è prodigato per il
nostro territorio.
Ulteriori speculazioni prive di veridicità e
fondamento saranno perciò valutate dall’ufficio legale, cui ho
dato mandato di agire contro chi solamente perde tempo a allarmare
l’opinione pubblica.
Anche perché un siffatto atteggiamento è
uno schiaffo alla Regione Marche, ai tecnici, ai dirigenti e gli
operatori dell’Area Vasta 5, compresi quelli che sono tornati in
servizio dopo il pensionamento e tutto ciò non è più
accettabile.
Tengo infine a precisare che quanto
riportato da alcuni media circa il ricovero nella struttura di
Campofilone, quest’ultima risulta essere individuata come luogo di
degenza post covid sia per l’AV4 che per l’AV5.