al termine dell’incontro di calcio Ascoli – Frosinone, disputatosi il 26 gennaio scorso presso questo stadio comunale, a causa della sconfitta interna.
Il proseguo delle indagini curate dalla
Digos in collaborazione con il Gabinetto Provinciale di Polizia
Scientifica, che nell’immediatezza dei fatti avevano già portato
all’arresto fuori flagranza di un tifoso e all’emissione del
relativo DASPO di anni e (tre) con obbligo di firma di un anno, ha
permesso di identificare un altro sostenitore ascolano ( 56 anni)
resosi responsabile del lancio di una bottiglia di vetro
all’indirizzo di un mezzo dell’ Arma dei Carabinieri nei
confronti del quale è stato emanato un divieto di accesso ai luoghi
ove si svolgono le manifestazioni sportive della durata di un anno.
Ben più grave, invece, la posizione di un terzo ultrà
locale di 33 anni, che ha partecipato materialmente all’ azione di
protesta nel corso della quale, oltre al lancio di oggetti e due
bombe carta, era stato impedito con la forza agli steward ivi
preposti la chiusura del cancello di ingresso della Tribuna Ovest.
Nella circostanza lo stesso tifoso ha spintonato un addetto alla
sicurezza dopo essersi travisato al fine di impedire la propria
identificazione. Essendo soggetto recidivo è stato applicato un
DASPO di 5 anni con obbligo di firma presso questo Ufficio della
stessa durata, misura convalidata dal GIP presso il Tribunale di
Ascoli Piceno.
Come noto la legge 8 agosto 2019 nr.77, di
modifica della legge 401/1989, ha previsto l’adozione, nei
confronti delle persone già destinatarie del DASPO, dell’ obbligo
di firma della durata minima di 5 anni ed il divieto di accesso ai
luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive fino a 10 anni.
Entrambi i tifosi sono stati inoltre denunciate in stato di libertà
presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per rispondere,
rispettivamente, del lancio di materiale pericoloso, di travisamento
e violenza nei confronti del personale steward.
Ad entrambi
gli ultrà è stato infine fatto divieto di accedere, per lo stesso
arco temporale triennale, ai luoghi interessati alla sosta, al
transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle
medesime manifestazioni. La prescrizione in narrativa è stata
altresì estesa al centro sportivo di Coverciano (Firenze) presso il
quale si allena la Nazionale Italiana, nel raggio di 500 metri dal
perimetro esterno degli stessi e di ogni altro centro o impianto, per
la medesima distanza, ove questa squadra si raduni per svolgere
allenamenti, la preparazione pre-campionato, eventuali ritiri o per
disputare gare in trasferta, compresi i luoghi ove la squadra dimori
o prenda alloggio. In caso di violazione dei divieti citati è
prevista la reclusione da uno a tre anni, la multa da 10.000 a 40.000
Euro, nonché l’ ulteriore aggravamento del DASPO. Nei casi di
flagranza è inoltre consentito l’arresto del trasgressore.