Il Prefetto Alessandro Valeri nominato Commissario ad acta del Comune di Angri in provincia di Salerno

Il Prefetto Alessandro Valeri nominato Commissario ad acta del Comune di Angri in provincia di Salerno

E, proprio grazie al suo percorso di vita umana e professionale, la Fondazione Carisap lo aveva scelto perché entrasse a far parte dell'Organo d'Indirizzo la scorsa estate. Ed è proprio in quell'occasione che torna il senso di quella locuzione: “servitore dello Stato”.


Ascoli - Spesso le cronache citano per svariate situazioni la locuzione “servitore dello Stato”. Si tratta di fatto del riconoscimento di qualità, di elevato livello professionale che in particolare indicano uomini e donne che hanno condotto con profonda moralità e dedizione la propria vita al servizio dei cittadini. Il caso vuole che un esempio sia incarnato da un integerrimo funzionario dello Stato che abita nel Piceno, a Folignano: il Prefetto Alessandro Valeri.


Molti gli anni trascorsi in delicati compiti presso la Questura di Ascoli Piceno, poi la carriera che lo ha portato fino all'ufficio del Capo della Polizia di Stato a Roma, a diretto contatto con il Ministero dell'Interno.


E, proprio grazie al suo percorso di vita umana e professionale, la Fondazione Carisap lo aveva scelto perché entrasse a far parte dell'Organo d'Indirizzo la scorsa estate. Ed è proprio in quell'occasione che torna il senso di quella locuzione: “servitore dello Stato”.


Negli stessi giorni infatti il Prefetto Alessandro Valeri riceve una chiamata da Roma: viene sciolto il Consiglio comunale di Angri (34 mila abitanti) in provincia di Salerno perché non è riuscito ad approvare il rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2018 nonostante la diffida ricevuta dalla Prefettura.


Così quando lo Stato chiama un “servitore” come Alessandro Valeri non ha difficoltà a scegliere, non può far altro che rispondere all'esigenza del bene comune.

E a quel punto il Prefetto Alessandro Valeri, dallo scorso 16 luglio si è insediato ad Angri come Commissario ad acta con lo scopo di tenere le redini dell'ente locale fino alle prossime elezioni, rinunciando, si spera solo per questo periodo che lo tratterrà in Campania, alla sua presenza nell'Organo d'Indirizzo della Fondazione Carisap.