Ascoli - Pochi
giorni abbiamo dato conto dell’esecuzione di un’ordinanza di
allontanamento dalla casa familiare e contestuale divieto di
avvicinamento alle persone offese a carico di un cittadino polacco.
Questa persona, da ormai alcuni mesi, maltrattava la moglie e le sue
due figlie minorenni mettendo in atto in atto sia
vessazioni psicologiche,
che vere e proprie violenze fisiche, mai denunciate per timore di ben
più gravi ritorsioni.
Dopo neanche 24 ore dall’esecuzione della
misura, l’indagato si è ripresentato di notte presso l’abitazione
coniugale, mettendo in atto una vera e propria azione intimidatoria
contro i suoi congiunti. La moglie, prima che il marito compisse
degli atti estremi, è riuscita però ad avvisare il “113”
provocando così la fuga del coniuge violento. La pattuglia della
Volante, a conoscenza delle problematiche della segnalante,
immediatamente si metteva alla ricerca del fuggitivo, rintracciandolo
dopo alcune ore dai fatti, che vagava nei pressi dello stadio
cittadino, in preda ad un delirio autolesionista. L’uomo,
considerato il suo stato di scarsa lucidità, è stato ricoverato
presso il reparto psichiatrico.
Personale specializzato della Squadra
Mobile, in applicazione delle recenti disposizioni emanate con il
cosiddetto “codice
rosso”,
nel giro di poche ore ha raccolto gli elementi probatori, assumendo
informazioni dalle parti offese, consentendo così alla Procura della
Repubblica di Ascoli Piceno di chiedere un aggravamento della misura
coercitiva a carico del cittadino polacco. Il GIP di Ascoli Piceno,
valutando concreta la possibilità di recidiva di comportamenti
violenti dell’indagato, ha emesso la misura cautelare della
custodia in carcere, ritenendo la stessa l’unica idonea per
tutelare l’incolumità della donna e delle sue figlie minorenni
vittime.
L’uomo, che da lunedì era ristretto presso la Casa
Circondariale di Ascoli Piceno, nella giornata di oggi è stato posto
agli arresti domiciliari, per seguire un programma rieducativo del
maltrattante.