Ascoli - Mangiare oliva ascolana e degustare consapevolmente oliva ascolana del Piceno Dop è un altro paio di maniche. E' come dire oliva tenera ascolana e non sapere il perché dell'aggettivo “tenera” che sta a significare l'unicità di questo prodotto così ammaliante e ricco di proprietà salutistiche. “Un'oliva – spiega il professor Leonardo Seghetti, docente di chimica degli alimenti presso l'Istituto Tecnico Agrario Celso Ulpiani di Ascoli Piceno - che deve essere colta dalla pianta prima delle altre specie olivicole e con attenzione perché altrimenti si ammacca”.
E per questi motivi che Ugo Marcelli, presidente della Cia – Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, da punto di vista di agronomo, di azienda del settore e membro del Consorzio di tutela della Dop parla di innovazione nella raccolta, in particolare la fase della calibratura scegliendo dapprima le olive più piccole che serviranno a produrre olio di oliva tenera, mentre le altre faranno parte della nobile pattuglia che guarnirà le mense semplicemente con il loro verde manto e oppure farcite e fritte si sposeranno a calici di bollicine.
Il Consorzio di tutela e valorizzazione
della Dop ha una “mission impossible” da intraprendere? Beh, se
il ruolino di marcia pare a questo punto sgombro da difficoltà
vissute fino a un anno fa circa, ora, come dicono il presidente del
Consorzio Primo Valenti e un componente come Micaela Girardi, che è
anche consigliere comunale, il percorso va più spedito grazie
all'impegno della politica. Grazie all'on. Giorgia Latini e al
sindaco Marco Fioravanti l'oliva ascolana del Piceno Dop è giunta
nella stanza dei bottoni del Ministero delle politiche agricole con
un sostegno fattivo da parte del sottosegretario Franco
Manzato.
Allora, mentre
lo slogan del Consorzio di tutela è “piantare ulivi di tenera
ascolana per aumentare la produzione”, Ugo Marcelli, sulla base
della sua esperienza personale fa appello agli agricoltori, in
particolare a quelli giovani, di scommettere su questo prodotto
perché c'è un buon reddito.
“Il convegno segna un po la storia della città e allora abbiamo voluto mettere insieme deleghe come turismo e politiche agricole. – dice il sindaco Marco Fioravanti - Il turismo nel futuro non passerà più per i beni tangibili che sono la piazza e i monumenti che restano, ma attraverso i beni immateriali, l'intangibilità cioè le emozioni che si sprigionano dalle esperienze che si potranno fare, in questo caso si potranno sviluppare, visto che parliamo dell'oliva, in sinergia con il Consorzio di tutela e valorizzazione. Si coniugheranno insieme la tradizione nel fare le olive farcite che arriva dalle nostre nonne e l'aspetto scientifico”.
Altro
aspetto sostanziale dell'impegno della politica arriva dal Comune di
Ascoli Piceno. “Ci dicono sempre – afferma l'assessore al Turismo
e Agricoltura Monica Acciarri
– che nel Piceno non vengono finanziati progetti perché non è
nelle nostre corde fare squadra. Questo stimolo, rimarcato dal prof.
Seghetti, ora l'abbiamo fatto nostro come amministrazione ma non solo
per la città. Abbiamo redatto e approvato una delibera che è un
protocollo d'intesa tra 88 Comuni, con il Comune di Ascoli di un
progetto iniziato nel 2017, perché l'area di riferimento dell'oliva
ascolana del Piceno Dop, oltre l'Ascolano comprende comuni del
Teramano e del Fermano. Direi che a questo punto ci siamo smarcati
dal marchio d'individualismo per il quale molti ci additano. E questo
passaggio riferito a tanti altri ambiti progettuali può di certo
creare un volano per un rilancio territoriale. Si chiederà ai Comuni
di approvare il protocollo d'intesa”.
Dunque, se noi
siamo, come è ormai abusato dire, quello che mangiamo, domani,
venerdì 9 agosto, presso la Bottega del Terzo Settore ad
Ascoli Piceno non dovete perdervi il convegno “Immense olive. Le
olive da mensa italiane DOP”, organizzato dal Comune di
Ascoli Piceno in collaborazione con il Consorzio Tutela e
Valorizzazione Oliva Ascolana del Piceno DOP, patrocinato dal
Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del
turismo, in programma.
Lo scopo principale di questa iniziativa è quello di promuovere e tutelare l’Oliva Ascolana del Piceno DOP, consolidando l’ottimo lavoro svolto in questi ultimi anni nel processo di valorizzazione di un’eccellenza del nostro territorio riconosciuta in tutto il mondo. Il convegno si articolerà in tre momenti sostanziali: un primo confronto su "Le olive da mensa in Italia, i dati della produzione, import ed export, tutela della qualità e repressione frodi, strategie di sviluppo e innovazione", un secondo momento su "La parola ai consorzi", ed infine "Strumenti integrati di rilancio dell'agricoltura e del turismo".