Ascoli - L’esame teorico per il conseguimento
della patente, provato invano già due volte, doveva sembrare un
ostacolo insormontabile per M.E.M , 32enne di nazionalità
marocchina, da diversi anni residente nel fermano; lo straniero ha
così pensato “bene” di truffare la M.C.T.C. di Ascoli Piceno con
uno stratagemma semplice ma funzionale, purtroppo per lui vanificato
dai mirati servizi di osservazione predisposti dalla Sezione Polizia
Stradale di Ascoli Piceno, diretta dal Commissario Capo Luca Iobbi.
L’extracomunitario aveva infatti assicurato al petto con del nastro adesivo uno smartphone, praticando un piccolo foro sulla T-shirt in corrispondenza della videocamera; aveva poi, con lo stesso nastro adesivo, incollato sotto la maglietta un piccolo ricevitore audio collegato ad un auricolare miniaturizzato, inserito nell’orecchio.
Così preparato, si è poi
tranquillamente presentato nei locali della Motorizzazione
provinciale di Ascoli Piceno per svolgere l’esame teorico
necessario al conseguimento della patente di guida per l’auto.
Durante l’esame, con la sua
attrezzatura “fai da te”, riprendeva la schermata del computer
della propria postazione dove erano visualizzati i test,
trasmettendoli ad alcuni complici posti all’esterno dell’aula,
attendendo poi che gli stessi gli fornissero le risposte esatte
comunicandole tramite un secondo cellulare (collegato con un
auricolare), nascosto anche questo sotto la maglietta.
I funzionari della Motorizzazione si
erano però insospettiti per lo strano rigonfiamento che avevano
notato sotto l’indumento e chiedevano l’intervento del personale
della Polizia Stradale, che immediatamente accedeva nell’aula ove
da poco si era conclusa la prova di esame.
Il maldestro truffatore non poteva fare altro che ammettere quanto aveva posto in essere, non potendo peraltro in alcun modo negare dal momento che indossava ancora, opportunamente occultati, gli apparecchi tecnologici necessari all’ indebito “aiutino” da remoto.
Per quanto commesso M.E.M è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno; ora dovrà quindi studiare un po’ meglio il Codice Penale, oltre a quello della Strada.