Un presidio dei lavoratori marchigiani davanti la sede della prefettura di Ancona, dalle 10 alle 12, a sostegno dello sciopero generale dei trasporti in programma per mercoledì 24.
Ancona - Con lo slogan “Rimettiamo in
movimento il Paese “, i sindacati dei trasporti FILT CGIL – FIT
CISL-UILTRASPORTI hanno dichiarato uno sciopero generale, il 24
luglio, di tutti i settori dei trasporti per richiamare il Governo
alle sue responsabilità. Secondo i sindacati, servono scelte
necessarie rispetto al sistema complessivo del trasporto , delle
infrastrutture , esistenti e da programmare,ma anche dell regole per
il corretto funzionamento della mobilità di persone e di merci.
Inoltre, in questo quadro di incertezze, non si rinnovano i contratti
nazionali già scaduti da diverso tempo come quelli del Trasporto
Pubblico Locale, Ferrovieri , dei Porti e Merci e Logistica
Autotrasporto, strade ed autostrade e Anas Autotrasporti e altri
ancora.
Nelle Marche, il settore occupa circa
20.000 addetti tra trasporto su gomma e ferro, autotrasporto, merci e
logistica, aereo porti e marittimi. strade e autostrade Anas e
Autostrade.
I sindacati chiedono una coerente e stabile politica delle infrastrutture che sono il principale moltiplicatore del benessere economico, sociale e ambientale di uno stato;
Si chiede, quindi, una politica dei
trasporti che non sia solo considerata spesa pubblica ma investimenti
in competitività per il territorio di una regione, le Marche che,
rispetto alla media italiana, ha un Pil al di sotto del di 11 punti
percentuali e che necessita di risorse in infrastrutture e trasporti
per riconnettere i territori martoriati dal terremoto e per far
ripartire lo sviluppo. Per fare questo, occorrono stabilità e
strutturazione ai finanziamenti mentre oggi si riducono le risorse
stanziate per la famosa “cura del ferro” (investimenti sulle
ferrovie). Inoltre, ancora il contratto di servizio con Trenitalia
non è stato sottoscritto per problemi con l’autorità di
regolazione dei trasporti; un contratto che darebbe certezze ai
lavoratori e ai cittadini marchigiani per 15 anni. Da ultimo, c’è
da fare i conti con il taglio di miliardi operato dal Governo e che
incide anche negli investimenti di Rfi e Anas .
Lo sciopero è stato proclamato anche
per ribadire regole chiare e trasparenti, che impediscano la
concorrenza al ribasso tra le imprese e che diano priorità alla
sicurezza, alla regolarità e alla tutela ambientale, il rinnovo dei
contratti di settore in tempi brevi.
I lavoratori dei trasporti marchigiani manifesteranno davanti alla Prefettura il giorno 24 luglio 2019 dalle ore 10- alle ore 12,00 in contemporanea in tutte le città italiane. Lo sciopero è di 8 ore nel trasporto ferroviario dalle 9,01 alle 17,01 mentre nel trasporto pubblico locale sarà di 4 ore così come per i gli altri settori ci sono modalità differenziate a seconda dei settori.