I parlamentari M5S: 'Ceriscioli se ne deve andare a casa . È uno scandalo di una gravità inaudita'
Ancona - La Procura di Ancona torna ad indagare su Asur. Accertamenti in corso su spese e appalti pilotati. E sono già partiti i primi avvisi di garanzia, dove spicca quello del numero uno dell’azienda sanitaria unica regionale, il direttore generale Alessandro Marini, e del sindaco di Castelplanio Fabio Badiali.
Tra gli indagati figurano inoltre funzionari regionali e diversi imprenditori e intermediari, che sono accusati di aver pilotato gli appalti. I reati contestati vanno dal concorso in corruzione alla turbativa d’asta, all’abuso d'ufficio.
Nel mirino degli investigatori anche una gara indetta a fine 2018 che è ancora in corso, un appalto del valore di ben 200 milioni di euro.
Duro l’attacco di tutti i parlamentari del Movimento 5 stelle eletti nelle Marche: Rossella Accoto, Donatella Agostinelli, Roberto Cataldi, Maurizio Cattoi, Mauro Coltorti, Mirella Emiliozzi, Giorgio Fede, Paolo Giuliodori, Martina Parisse, Roberto Rossini, Sergio Romagnoli, Rachele Silvestri e Patrizia Terzoni.
«Ceriscioli se ne deve andare a casa - tuonano i pentastelli - . È uno scandalo di una gravità inaudita.
Le problematiche della sanità marchigiana le subiamo sulla nostra pelle ogni giorno, poi scopriamo che il motivo è che nel settore sanitario ci si fanno affari d’oro. I nostri soldi, invece di andare a sostenere la sanità, finiscono nelle tasche di imprenditori di dubbia moralità. Si lucra sulla pelle dei cittadini, è inaccettabile».
“Chiaramente - continuano - la magistratura dovrà fare il suo corso, ma se le accuse fossero confermate ci troveremmo di fronte a uno scandalo enorme, l’ennesimo scandalo sulla sanità, l’ennesimo scandalo perpetrato sulle spalle dei cittadini marchigiani.
“Auspichiamo che le azioni oggetto di indagine si riferiscano solo alle strutture interessate , tuttavia il sospetto che questo "modus operandi" si diffuso in tutte le Area vasta è plausibile ed auspichiamo la massima attenzione a riguardo da parte degli inquirenti e della Magistratura”.
«Stiamo parlando di un settore di vitale importanza per tutti i cittadini, parliamo della nostra salute”, continuano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
“La sanità nella regione Marche occupa più del 90% del budget regionale e che è chiaro a tutti che c’è una gestione del tutto inappropriata. Assistiamo alle chiusure di punti nascita praticamente in tutta la regione, a smembramenti di interi reparti, ad assunzioni di dirigenti del tutto inappropriate al posto del personale medico e infermieristico, che hanno messo in ginocchio il funzionamento della macchina sanitaria regionale.
«Dobbiamo solo ringraziare gli operatori sanitari per i grandi sacrifici che stanno facendo. Svolgono un lavoro encomiabile, ma non possiamo affidarci ai miracoli. Le gravi mancanze e inefficienze del nostro sistema sanitario hanno un colpevole chiaro, inequivocabile: Ceriscioli».
«Le sue responsabilità - aggiungono i parlamentari - sono evidenti, visto che non ha mai voluto mollare la delega alla sanità. Senza dimenticare chi gli ha finanziato la campagna elettorale: le aziende sanitarie private. Fare 1+1 non è poi così difficile».
«Il partito democratico - concludono i parlamentari pentastellati - ha distrutto la sanità marchigiana, che era uno dei nostri fiori all’occhiello. Devono chiedere scusa a tutti cittadini e andarsene a casa».