USR (Ufficio speciale ricostruzione): la macchina (finalmente) esce dai box?

USR (Ufficio speciale ricostruzione): la macchina (finalmente) esce dai box?

'Appare invece cambiata, secondo le nostre analisi, la situazione nell’ultimissimo periodo, almeno per ciò che riguarda il USR di Ascoli Piceno: passato il necessario riassestamento dopo la riassunzione del personale e il necessario riassetto in base al carico di lavoro accumulato, le pratiche, seppur ancora assoggettate a pesante burocrazia, appaiono scorrere con maggiore regolarità e con maggior chiarezza'.

Ascoli - Riprendiamo, ringraziandone l'autore del servizio, l'ingegnere Roberto Gregori, un interessante articolo apparso su Vita Picena.

"Su questa rubrica abbiamo spesso avuto modo di riferire in merito alle problematiche relative ai ritardi delle pratiche per la ricostruzione e delle difficoltà incontrate nell’avanzamento delle pratiche stesse dovute a burocrazia farraginosa e interpretazioni restrittive della normativa, culminate con un periodo di fermo dell’ufficio a causa del mancato rinnovo dei contratti al personale, tutte difficoltà inserite in un contesto in cui comunque non è mai mancato, a nostro avviso, l’entusiasmo e l’impegno del personale che opera nell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione.

Appare invece cambiata, secondo le nostre analisi, la situazione nell’ultimissimo periodo, almeno per ciò che riguarda il USR di Ascoli Piceno: passato il necessario riassestamento dopo la riassunzione del personale e il necessario riassetto in base al carico di lavoro accumulato, le pratiche, seppur ancora assoggettate a pesante burocrazia, appaiono scorrere con maggiore regolarità e con maggior chiarezza, specie per ciò che concerne lo stato di avanzamento, e soprattutto appare maggiormente uniformata la modalità di valutazione degli istruttori, consentendo ai professionisti di non dover adattare la documentazione delle pratiche, in corso d’opera, alle differenti valutazioni di differenti istruttori. Insomma, per riprendere una metafora già usata in queste pagine, sembra che la macchina finalmente stia uscendo dai box per iniziare la sua corsa o, per usare una metafora a noi più cara, il veliero abbia finalmente trovato il vento buono per la sua destinazione.

Naturalmente affinché questo primo piccolo barlume di un “nuovo corso” sia consolidato occorre non solo l’impegno di tutti ma anche una rinnovata volontà a semplificare o quantomeno chiarificare l’intero iter delle pratiche, per consentire non solo una veloce accettazione delle pratiche, ma anche una maggiore efficienza del lavoro degli istruttori, non più costretti a un “prendi e lascia” delle pratiche stesse in attesa di integrazioni o variazioni che inevitabilmente aumentano i tempi di rilascio dei decreti e diminuiscono la produzione complessiva di pratiche lavorate dall’ufficio; ci permettiamo i tal senso di proporre due punti, non sostitutivi di altri miglioramenti che certamente sono in cantiere, che potrebbero migliorare l’efficienza e mantenere lo “slancio produttivo” acquisito dal sistema: innanzi tutto creare degli ulteriori format più vincolanti (nella forma e sequenza di esposizione, non di contenuto ovviamente) per le varie relazioni e dichiarazioni da produrre, magari generati direttamente dal sistema dopo l’immissione sul “MUDE” , almeno per le parti che sono state già inserite dal professionista sul portale, ottenendo di fatto non solo una maggiore facilità per il professionista a seguire i giusti step nei documenti della pratica, ma anche consentendo gli istruttori del USR di non doversi adattare alla “logica sequenziale” del professionista, trovandosi le pratiche realizzate, come “lay out”, in modalità uguale per tutti; sarebbe inoltre utile fare, anche alla luce delle varie modifiche susseguitesi, un corso per i professionisti che presentano le pratiche per la ricostruzione su come va presentata la pratica stessa nelle varie casistiche (corso magari da rendere obbligatorio a coloro che non hanno ad oggi alcuna pratica approvata): tale corso non solo consentirebbe una maggiore produttività ai professionisti, ma eliminerebbe alcune perdite di tempo nel USR a spiegare ai professionisti singolarmente alcune “procedure base”.

Insomma, per restare nella metafora prima esposta, occorre che a fronte del buon vento trovato il comandante sviluppi una adeguata strategia per mantenere la migliore velocità della nave.

Naturalmente continueremo ad osservare la situazione, tenendo aggiornati i nostri lettori su questa rubrica nei prossimi numeri.
Restiamo a disposizione per domande e richieste di chiarimenti o approfondimenti sull’argomento che potrete richiedere contattandoci alla mail  roberto.gregori@radioascoli.it".