Ascoli - Grazie alla generosità dei Pensionati
Uil e dei soci del Centro Ada-Bruno Di Odoardo, sono stati
raccolti i 250 euro necessari a concretizzare una prima Adozione a
Distanza di un minore dell’India in situazione di disagio.
L’iniziativa si è svolta nel corso della Tavola Rotonda “Un
Mondo D’Amore – Un’Adozione a Distanza” organizzata dalla Uil
Pensionati picena di concerto con il Centro Ada-Bruno Di Odoardo,
nell’ambito della nona AP-Family, la Settimana della Famiglia,
promossa dal comune di Ascoli Piceno per il periodo 30 Marzo – 7
Aprile, con lo slogan “L’amore che unisce” con evidenti
riferimenti all’amore sociale ed a quello familiare in particolare.
I lavori dell’incontro, introdotti e coordinati da Giorgio
Fiori, sono stai caratterizzati dai saluti dell’assessore alle
politiche sociali Donatella Ferretti, del segretario regionale Uil,
Graziano Fioretti, nonché della segretaria regionale Uilp Marina
Marozzi e del presidente provinciale Ada-Associazione per i Diritti
degli Anziani, Francesco Fabiani. Ma il clou dell’incontro, si è
avuto con l’intervento della prof.ssa Giuseppina Mogetta,
rappresentante della Associazione di volontariato “Please Sound –
Diritti per tutti Onlus”, con sede a Macerata e che dal 2012 oltre
a promuovere la solidarietà sociale, difendere i diritti umani
inalienabili e favorire la cooperazione internazionale, con azioni
soprattutto svolte in India si occupa appunto, anche di adozioni a
distanza di tanti bambini e bambine di quel Paese, destinati
altrimenti ad una vita di totale emarginazione.
Nel corso del
suo appassionato racconto che, ha creato anche non pochi momenti di
commozione, la professoressa Mogetta ha descritto la povertà e le
difficoltà di vita di tanti bambini e bambine delle località più
dimenticate di quel paese immenso che è l’India i quali, oltre a
non riuscire a mangiare tutti i giorni e a non potersi permettere
neanche un paio di scarpe, non hanno alcuna opportunità di una
minima istruzione scolastica.
Con l’adozione a distanza e l’impegno
di una cifra non certamente importante si può invece garantire a
questi sfortunati minori una frequenza scolastica, cibo e vestiario e
diversi altri servizi relativi, tanto da rendere ai beneficiari una
vita meno cruda e più in linea con le aspettative di ogni bambino
del mondo. Le conclusioni dell’incontro sono state quindi tratte da
Paola Luzi, presidente del Centro Ada-Bruno Di Odoardo che, grazie ai
contributi raccolti nel corso della mattinata, ha poi anche definito
con la rappresentante di “Please Sound” una prima adesione a
distanza.