In occasione della festa di San
Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti e dei comunicatori, come
Vescovi della Conferenza Episcopale delle Marche inviamo il nostro
cordiale augurio ai professionisti e ai volontari impegnati in questo
importante ambito sociale, sempre più segnato da continue novità e
da incessanti sviluppi tecnologici. All’augurio si aggiunge il
ringraziamento per la dedizione con cui operano quanti
quotidianamente animano i media comunitari e prestano il loro
servizio in ogni settore delle comunicazioni sociali, dai giornali
alle radio, dalle emittenze televisive al variegato mondo del web e
dei social network.
Quest’anno il Messaggio di papa
Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
interpella indistintamente tutti coloro che hanno a cuore il futuro
dell’uomo, e spinge a entrare nel complesso universo delle
relazioni con una specifica attenzione a quelle virtuali, ampiamente
sviluppate grazie alle nuove più moderne tecnologie informatiche.
Invita l’intera comunità ecclesiale a pregare e a riflettere
proprio su questo tema: “Siamo membra gli uni degli altri (Ef
4,25). Dalle community alle comunità”.
Le parole del Pontefice costituiscono
un pressante stimolo a guardare con cura al delicato equilibrio che
si stabilisce nelle relazioni umane convivendo con i nuovi media, per
i quali è indispensabile una capacità di saggio discernimento oltre
che una solida formazione umana e professionale. Solo così si è in
grado di governare i complessi processi comunicativi e
relazionali. Succede invece che si deleghi spesso agli
strumenti della comunicazione quelle responsabilità che in realtà
non competerebbero ad essi, non considerando a sufficienza il dovere
di valutare come e quando utilizzarli. Proprio da questa
frequente inadeguatezza, come la realtà quotidiana mostra, nascono
le distorsioni di cui ci lamentiamo e che influiscono negativamente
creando improvvide relazioni personali e sociali, non facilitando
purtroppo, e talora addirittura impedendo, la costruzione di comunità
fraterne e solidali.
Mentre pertanto incoraggiamo giornalisti e operatori in ogni ambito dei media a porre a disposizione delle comunità le loro capacità professionali e le specifiche competenze perché cresca la consapevolezza di essere tutti coinvolti nel processo della comunicazione, invochiamo l’aiuto di Dio perché, acquisendo in maniera saggia e responsabile il nuovo alfabeto della comunicazione, le nostre comunità siano aiutate a tessere relazioni capaci di promuovere dialogo, verità, rispetto.
Auguri di cuore dai Vescovi della Chiesa marchigiana