Il Teatro Filarmonici torna al territorio dopo 24 anni grazie ad un investimento di 2 milioni e mezzo di euro della giunta Castelli

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Il Teatro Filarmonici torna al territorio dopo 24 anni grazie ad un investimento di 2 milioni e mezzo di euro della giunta Castelli

Il Filarmonici era stato chiuso alla fine degli anni 80 e il comune di Ascoli lo aveva acquistato nel 1994 con il sindaco Cappelli. Prima era proprietà privata, della famiglia Marini Marini che lo aveva gestito come cinema. Il senatore Gianni Ferrante riuscì a portare da Roma per il Filarmonici 5 miliardi di lire. 

Ascoli - Il Teatro Filarmonici inaugurato ieri sera assegna ad Ascoli Piceno un primato: l'unica città delle Marche ad avere due teatri storici. Per giunta nella regione il Teatro Filarmonici rappresenta un unicum da punto di vista tecnologico con il palcoscenico che si abbassa e il piano orchestra che si alza tanto da fare in modo che tra platea e palcoscenico si possa realizzare uno spazio sullo stesso livello. Una possibilità che lo rende duttile perché, volendo togliere tutte le poltrone in platea si avrebbe una location adatta alle più disparate creazioni sceniche. Una struttura altamente tecnologica con le americane (sulle quali viene montato il parco luci ed altro) che si possono spostare nei due sensi.


E' stata lunga la strada per arrivare fin qui, ha ricordato il sindaco Guido Castelli. Si sono succeduti ben quattro sindaci: Nazzareno Cappelli, Roberto Allevi, Piero Celani e, appunto Guido Castelli.

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Il Filarmonici era stato chiuso alla fine degli anni 80 e il comune di Ascoli lo aveva acquistato nel 1994. Prima era proprietà privata, della famiglia Marini Marini che lo aveva gestito come cinema.

E' il sindaco Nazzareno Cappelli che rapre trionfalmente il Teatro Ventidio Basso e inizia il percorso per restituire alla città il Filarmonici.

Il comune di Ascoli Piceno a guida Castelli ha fatto una scommessa impegnando in tempo di crisi 2 milioni e mezzo di euro. E' lo stesso Castelli a ricordare e a chiedere un applauso per lo scomparso senatore Gianni Ferrante che riuscì a portare da Roma per il Filarmonici 5 miliardi di lire.


Il Sindaco, tra le tante imprese che hanno lavorato per arrivare all'odierna apertura, ha citato la ditta Cedi e la Ciannavei che con un project financing iniziarono i lavori portandoli a termine nel 2018.

Un documentario di Matteo Petrucci ha dato la possibilità al pubblico che è accorso in massa all'inaugurazione di vedere le parti salienti della ristrutturazione della struttura culturale.


Nel filmato anche i contributi-intervista di Tittì Marini, Carlo Paci, Sandro D'Auria ed Ernesto Nardoni.


Vincenzo Marini Marini, per gli ex proprietari ha raccontato le fasi storiche del cinema Filarmonici fino alla cessione al Comune di Ascoli Piceno. Gli ex sindaci Nazzareno Cappelli e Roberto Allevi hanno testimoniato il percorso fatto dalle loro amministrazioni e aggiungendo riflessioni su quello che questa struttura significa per la città e come il significato di un'opera di questo genere superi di fatto i colori della politica.


E con l'Amat (è intervenuto il presidente Gino Troli) non si è stati con le mani in mano e a fine maggio sono già previsti due appuntamenti culturali, mentre il 3 giugno il Maestro Donato Renzetti dirigerà in un concerto l'orchestra filarmonica Gioacchino Rossini al Filarmonici.