Ascoli - Nella
mattinata, in Ascoli Piceno, i Carabinieri del Comando Provinciale di
Ascoli Piceno e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona,
impegnati a contrastare il traffico illecito di beni culturali nel
territorio piceno, dopo prolungate e delicate indagini volte a
ricostruire i traffici illeciti di opere d’arte e reperti
archeologici di cui il patrimonio culturale nazionale è spesso
vittima, hanno fatto irruzione nell’abitazione di un noto
commerciante del posto, rinvenendo rari “poculum”, attingitoi e
vasellame vario in ceramica risalenti all’età del Bronzo (dal 3500
a.C. al 1200 a.C.) e del valore di decine di migliaia di euro.
I
reperti, risalenti quindi ad alcuni secoli prima dell’insediamento
della civiltà Picena (dal 900 a.C. al 300 a.C.), dopo essere stati
identificati dagli esperti Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio
Culturale, sono stati sequestrati. Il commerciante è stato
denunciato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e per reati
specifici in danno del patrimonio culturale archeologico.
L’azione dei Carabinieri, sempre solerte e aderente ai bisogni della cittadinanza, ha dimostrato ancora una volta l’attenzione al territorio e la determinazione a tutela del bene comune. Tutti sono invitati, pertanto, a chiamare subito il 112, ovvero recarsi personalmente in caserma per esporre denunce o soprusi di ogni genere, nonché contattare telematicamente l’Arma anche attraverso il sito www.carabinieri.it.