Ascoli - Nella
notte tra il 23 ed il 24 marzo alcuni ladri si sono introdotti nella
piccola chiesa rurale di S. Biagio sita a pochi metri dal Paese,
lungo la strada che collega Monsampolo ad Acquaviva Picena ed hanno rubato
la pala d’altare della chiesa.
L’interessante
dipinto, su tela, è stato realizzato nel 1655 dal pittore ascolano
Luca Vitelli. Nella parte alta seduti sopra una nuvola sono
raffigurati il Padre Eterno e la Madonna con in braccio Gesù
bambino, circondati da angioletti. In basso al centro Gesù “Ecce
Homo” con a sinistra S. Emidio con i paramenti da vescovo che
indica un puttino che sostiene il plastico della città di Ascoli ed
a destra S. Biagio anch’esso in abiti vescovili e con in mano la
palma simbolo del martirio. Dal basso al centro della scena emerge il
busto di don Celio Vannarelli che ne commissionò l’opera.
S.
Biagio alle Pagliare. Fu fatta erigere intorno al 1650 dal
canonico ascolano don Celio Vannarelli, che la dotò di accessori
liturgici e beni patrimoniali L’antica chiesetta risalente al sec.
XVII, è oggi di proprietà della famiglia Anastasi di S. Benedetto
del Tronto, è normalmente chiusa ma è molto cara ai monsampolesi
che, ogni anno, in occasioni delle celebrazioni che cadono il 2
febbraio, vive giorni di festa e celebrazioni per onorare S.Biagio
V.e M., compatrono del Paese.
Il sisma dell’agosto 2016 e seguenti avevano reso inagibile la chiesetta e proprio questa mattina il proprietario ed il tecnico che si erano recati sul posto per avviare i rilievi per la progettazione necessaria al recupero dell’edificio e predisporre, come richiesto dalla Soprintendenza, il trasferimento provvisorio del dipinto o in uno dei musei comunali o nei depositi predisposti per le opere danneggiate dal sisma, hanno scoperto il furto.