Ascoli - La Sezione Anticrimine della Polizia di Stato del Commissariato P.S. di Fermo, nelle prime ore della mattinata odierna rintracciava del quartiere di Lido Tre Archi di Fermo la nota pluripregiudicata italiana M.C. di anni 46 traendola in arresto sulla base di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Fermo, per il reato di rapina aggravata dall’uso delle armi.
Il ferito, in gravi condizioni, veniva
ricoverato d’urgenza, con trasporto in eliambulanza, presso il
nosocomio di “Torrette” di Ancona in prognosi riservata, avendo
riportato la frattura della teca cranica che lo poneva in serio
pericolo di vita, ospedale dove tutt’ora è ricoverato.
La
donna, di origini piemontesi ma da oltre un decennio orbitante in
questo ambito territoriale, nel pomeriggio del 22 febbraio scorso,
sempre nel predetto quartiere, dopo aver concordato un prestazione
sessuale con un uomo, non soddisfatta della cifra elargita (30 euro)
lo minacciava con un grosso coltello da cucina per farsi consegnare
il portafogli. Il malcapitato, al fine di sfuggire alla rapina,
cercava rifugio sul balcone dell’abitazione, posta al terzo piano
dello stabile. L’uomo, sempre per sfuggire all’arrestata, tentava
di calarsi di sotto, ma, viste anche le pessime condizioni
atmosferiche, precipitava nel ballatoio sottostante per un’altezza
di oltre 6 metri.
L’arrestata, dopo le formalità di rito, veniva associata al carcere di Pesaro a disposizione dell’A.G. fermana.
Nella stessa operazione veniva denunciata in stato di libertà la cittadina albanese A.C. di anni 46, per il reato di favoreggiamento della prostituzione poiché i fatti in parola avveniva nel suo alloggio e lei, oltre ad averle trovato il cliente in strada, le metteva a disposizione il suo appartamento per l’eventuale rapporto sessuale.