Ascoli – Per il carnevale ascolano la
domenica mattina è l'appuntamento classico con le macchiette più
originali in attesa del bagno di gruppi mascherati del pomeriggio.
Oggi è stata una giornata da temperature da “giorni della merla”.
Alla scomparsa del sole arrivava sui volti un vento gelido
per fortuna vinto dalle risate suscitate dai gruppi
mascherati.
Così, secondo le caratteristiche uniche di questo
carnevale che fa leva sulla satira di fatti e personaggi locali e
nazionali, potevate trovare Flavia Cenciarini, incatenata alle
colonne del Caffè Meletti, che vede e spiega a suo modo le
dimissioni totali dalla Fondazione Carisap del presidente Vincenzo
Marini Marini.
E c'è anche chi analizza se sei un ascolano vero con domande sull'Ascoli Calcio e altro, e non scappi facilmente da un giudizio severo contrassegnato da un bel respinto adesivo sul cappotto se non superi l'esame. Anche all'interno del Caffè Meletti non vi salvate dal carnevale ascolano: la cassiera cerca marito e agli avventori chiede: sei sposato?
Oppure lo stesso sindaco di Ascoli Piceno,
Guido Castelli che porta in piazza un tema cruciale come quello che
infiamma la politica sanitaria sull'ospedale unico.
Quest'anno per il momento però per noi è stato davvero affascinante il gruppo “Jemece a refà na vasca n'piazza”: si tratta della reinterpretazione del detto ascolano che fotografa il ritrovarsi a passeggio con gli amici in Piazza del Popolo andando avanti e indietro per la piazza: facciamo due vasche ...