Ascoli - La visita ufficiale del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni quella presso la parrocchia dei santi Simone e Giuda a Monticelli ha voluto dare il segno dell'imprimatur del Governo verso un progetto di riqualificazione urbana virtuoso. Di fatto, a una “città nella città” si darà un concreto upgrade della dignità degli abitanti di questa periferia che si avvantaggerà di un'operazione di “rammendo”, secondo la filosofia dell'architetto Renzo Piano per il recupero del Paese.
Il sindaco Guido Castelli ha chiesto un applauso al presidente Gentiloni. “Quando sono stato chiamato dalla segreteria del presidente Gentiloni – racconta il Sindaco ai presenti – innanzitutto mi sono emozionato perché, ricordavo al presidente Gentiloni, che Ascoli non sempre viene toccata dai più blasonati esponenti nazionali. Io devo dare atto al Presidente e al suo governo di aver aderito senza guardare ai colori politici ad un progetto che veniva da un'amministrazione di centrodestra, quindi di altro colore, ma che è stato abbracciato dal governo a dimostrazione del fatto che quando le cose sono fatte bene e riguardano il bene comune non ci sono differenze che possano costituire ostacoli. Questi sono messaggi importanti, necessari e utili, perché, al di là di chi lo ha appoggiato o meno (Castelli su questo punto ha inviato ai media questa dichiarazione: “Tutto ciò nonostante il PD ascolano abbia sempre avversato il nostro progetto per Monticelli. Per fortuna il Governo non ha tenuto in alcun conto l’opinione di Agostini & soci e Ascoli ne ha beneficiato”, ndr) perché questo progetto nasce dal nostro Piano regolatore: abbiamo pensato e programmato. Il nostro è un territorio che è uscito malconcio dal terremoto: 2.224 cittadini ascolani non vivono nelle loro case, ho firmato 1.660 ordinanze, sono tante su una città di 50 mila abitanti. Abbiamo bisogno che tutti insieme si esca da questa situazione, e quindi abbiamo bisogno di persone che, al di là dei colori politici sappiano guardare al cuore delle cose”.
“Ascoli è una città bellissima che ho visitato spesso in questi decenni – dice il presidente Paolo Gentiloni - le sue piazze meravigliose, il suo travertino, però è anche città che ha bisogno di essere valorizzata e quindi credo che sia un punto d'onore per Ascoli di essere tra le città che hanno saputo utilizzare meglio l'opportunità fornita da questo piano del governo per il rammendo, la ricucitura delle periferie. Questo piano ha messo in movimento tra risorse pubbliche e private 4 miliardi di euro più della metà risorse investite direttamente dal governo. Il meccanismo parte da un bando per i 120 migliori progetti e Ascoli si è piazzata molto bene: è tra i primi 20 di questi 120. E' poi interessante evidenziare che per il piano di riqualificazione, rigenerazione urbana del quartiere di Monticelli, abbiamo un moltiplicatore, tra le risorse statali impegnate e altre risorse pubbliche e risorse private che è molto significativo”.
Il presidente Gentiloni poi ha parlato del terremoto. “Per questa sequenza senza precedenti di venti sismici di questa gravità, noi abbiamo cercato di mettere in campo sul piano sia normativo che delle risorse un'attrezzatura rilevante. - dice il Presidente del Consiglio dei Ministri - Credo sia difficile trovare un esempio nel passato un'attrezzatura altrettanto significativa. Tuttavia stiamo misurando mese dopo mese che aver messo in piedi questa cornice di per sé non è sufficiente. Abbiamo un enorme bisogno di continuare a lavorare insieme e di continuare ad impegnarci insieme. Le istituzioni nazionali con quelle regionali e locali, le istituzioni insieme alle comunità sociali e religiose, dei corpi intermedi presenti sul territorio. Abbiamo un grande bisogno che anche il mondo dell'impresa accetti la sfida di investire in questi territori particolarmente colpiti dagli eventi sismici e nei quali ci sono anche condizioni particolarmente favorevoli in questo momento per creare lavoro”.