Ascoli - Da qualche settimana si parla del
fenomeno delle mini-discariche “abusive” comparse come funghi nel
centro storico (o appena fuori) di Ascoli Piceno. Purtroppo, non è
la sola degenerazione a cui assistiamo ultimamente. Se, infatti, in
città spuntano ovunque sacchetti abbandonati senza alcun criterio,
appena fuori, e mi riferisco alla strada provinciale 24, quella che
collega Ascoli Piceno a Venagrande, vengono scaricati rifiuti
ingombranti e materiale di risulta edile.
La frazione di Venagrande non è stata interessata – per il momento – dalla raccolta differenziata porta a porta, i residenti, quindi, conferiscono ancora i rifiuti nei cassonetti “tradizionali”. Ed è proprio attorno ai vecchi “bidoni” che si formano delle maxi-discariche abusive di rifiuti ingombranti e materiale di scarto vario. È chiaro che questi rifiuti non vengono abbandonati dai residenti della zona che, al contrario, sono stanchi di questa situazione.
Mi preme sottolineare, comunque, la
completa disponibilità da parte di Ecoinnova, la società che
gestisce la raccolta rifiuti ad Ascoli, a intervenire prontamente
dopo ogni segnalazione.
E proprio con Ecoinnova si sta studiando una
soluzione alternativa per arginare questo fenomeno imbarazzante,
ipotizzando un sistema di videosorveglianza o anche un centro di
raccolta per rifiuti ingombranti sulla provinciale.
L’inciviltà di queste persone, di certo non residenti nella zona e presumibilmente nemmeno ascolani, va arginata e combattuta. D’altro canto, la preoccupazione che una frazione possa trasformarsi in una discarica a cielo aperto è alta: per questo auspico maggiore monitoraggio e una particolare attenzione, soprattutto durante le prossime festività – quando magari i normali controlli rallentano un po’ – nelle zone limitrofe al centro di Ascoli.