Surf paralimpico, in California si disputano i mondiali

Surf paralimpico, in California si disputano i mondiali

L’Italia in partenza per Huntington Beach negli USA con una squadra di sette atleti. Il Piceno è presente a questo importante appuntamento.

Gli azzurri sono pronti per una nuova avventura agonistica, questa volta nel para-surfing, il surfing per gli atleti paralimpici. Dal tre al nove novembre, i rappresentanti del tricolore saranno impegnati al mondiale della federazione internazionale ISA, in programma in California, Usa, ad Huntington Beach.

Sette i surfisti convocati dalla FISSW, la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard: sono Lorenzo Bini, Roberta Galizia, Massimiliano Mattei, Stella Papetti, Mario Rivorio, Matteo Salandri e Marco Volpi.

Con 147 atleti totali in gara e 25 nazionali presenti, il mondiale para surfing rappresenta il massimo appuntamento per i surfisti con disabilità. Un’occasione unica per testare le proprie capacità e mettersi in gioco davanti ai migliori para-surfers del mondo, per la quale i rappresentanti azzurri si sono preparati al meglio svolgendo il raduno sulla costa cantabrica, in Spagna, tenuto alcune settimane fa.

Gli atleti saranno accompagnati dal team manager Cristiano Corsi, insieme ai tecnici Daniele Befanucci, Riccardo Curzi, Vincenzo Ingletto, Francesca Malfatti, Tommaso Pucci e Sergio Sorella.

Il team Italy, composto da atleti esperti e alcuni alla prima partecipazione in un contest internazionale, gareggerà nelle categorie visual 1 (destinate ai non vedenti), prone 1 (destinate ai disabili ma senza necessità di assistenza in acqua) e prone 2 (con assistenza in acqua), su un totale di nove categorie. Reduce di un diciassettesimo posto all’ultimo mondiale – che in questi casi più che mai dipende anche dalla grandezza della squadra – l’Italia ambirà a migliorare i singoli risultati e cercherà di fare qualche passo in avanti nella classifica generale. Con l’obiettivo non solo di scalare qualche posizione, ma anche di veicolare il messaggio sportivo insito in ogni disciplina, ma di ancora maggior valore nel caso degli sport paralimpici.


Vale la pena sottolineare per le Marche che il surf adaptive è una disciplina sportiva che abbatte barriere e promuove l’inclusione, offrendo agli atleti con diverse abilità la possibilità di esprimere il loro talento sulle onde. Riccardo Curzi oltre ad essere il tecnico della squadra, è una figura di riferimento nel panorama surfistico italiano: è infatti il fondatore della prima scuola ufficiale di surf a San Benedetto del Tronto, Freaky Surf Movement, una realtà che ha anche una sede internazionale a Barcellona, in Spagna.

Questa connessione con il territorio marchigiano è significativa, poiché testimonia il valore di un progetto che da San Benedetto del Tronto arriva a competere a livello globale.