Francesco Viscione, escluso dalle elezioni comunali di Ascoli Piceno, svela i retroscena della vicenda

Francesco Viscione, escluso dalle elezioni comunali di Ascoli Piceno, svela i retroscena della vicenda

Il Comitato dei Saggi, la paura del Cavallo di Troia nel centrodestra e la cultura del sospetto, promesse non mantenute e manifesti elettorali già affissi, le proposte del piano B dal parte del sindaco Fioravanti, la minaccia alla Lega di non far  collegare la sua lista al candidato Sindaco, la caccia al record del vice sindaco Gianni Silvestri. Tutto condito da Tribunali speciali e liste di proscrizione.

Breve storia di un'esclusione elettorale ascolana

Allora, buongiorno a tutti e grazie per la vostra presenza in questa conferenza stampa che ho ritenuto opportuno e doveroso convocare in vista delle prossime elezioni amministrative di Ascoli Piceno, che mio malgrado hanno visto la mia esclusione dalle liste elettorali, quindi in questa tornata purtroppo non potrò essere presente e quindi dare il mio contributo come ho sempre fatto nelle ultime elezioni. Io prima di entrare nel merito ovviamente devo fare una piccola storia per far comprendere meglio come siamo arrivati fino ad oggi e quello che quindi è successo”.


Fratelli coltelli

Allora, come sapete, nel 2019 c'è stata una divisione, una spaccatura nel centrodestra con due candidature del centrodestra. Tutti ricordano la candidatura di Piero Celani e la candidatura di Marco Fioravanti.
Io e una buona parte di quel centrodestra ci siamo candidati a sostegno del candidato Piero Celani. Ora in questi cinque anni ci sono state comunque delle riconciliazioni all'interno del centrodestra su questa spaccatura che si era così formata allora. E tra votazioni favorevoli su atti meritevoli di poter essere votati e astensioni anche su documenti fondamentali come il bilancio, in qualche modo il centrodestra si è unificato anche grazie un po' a quel percorso amministrativo dell'amministrazione comunale che ha portato a gettare le base e le condizioni per una riconciliazione.

La stessa cosa è capitata a me: ho fatto un percorso all'interno di questo ambito e sono giunto ad una riconciliazione con il sindaco Marco Fioravanti, tanto che il 27 dicembre del 2023 ho convocato anche una conferenza stampa dando delle motivazioni con le quali dopo questi anni spiegavo che avevo apprezzato l'operato e l'attività di questa amministrazione comunale, quindi dando delle motivazioni per cui potevo essere interessato a dare un supporto, un contributo a questa coalizione, tanto più che il giorno successivo, il 28 dicembre, c'era il bilancio di previsione in Consiglio comunale e quindi sul bilancio, dopo un'articolata analisi, un'esposizione in Consiglio comunale ho voluto dare un atto di fiducia a quello che era il documento programmatico per l'anno e il triennio che verrà, giustificando così l'astensione. Come sapete in politica il voto di astensione non è un voto contro, quindi è un voto che dà fiducia a quel documento. Non avrei potuto votare a favore per il semplice fatto che il documento di bilancio non era stato condiviso con il sottoscritto quando è stato redatto. Però avendolo analizzato e studiato tuttavia c'era in questo atto un motivo di fiducia. Il Sindaco chiaramente ha ringraziato questa mia valutazione e l'astensione ed ha aperto la sua maggioranza ai miei amici, al mio gruppo che ha sempre dato un proprio contributo all'interno delle istituzioni”.


Il viatico in Forza Ascoli


Quindi l'accordo che nasce a quel tempo con il Sindaco era quello di creare una lista fondamentalmente moderata che potesse quindi aprire più al centro e una lista di ex Udc, io vengo da una storia che mi ha visto protagonista nell'Udc qui locale e quindi l'idea era questa di creare questa lista piuttosto che di inserirsi in altre liste. Quindi con altri amici, ricordo che la conferenza stampa l'avevo anche fatta con Maria Stella Origlia che veniva da un altro percorso, avevamo insieme deciso di appoggiare questa linea. Ovviamente nel frattempo c'è una condivisione con il vice sindaco di Ascoli Gianni Silvestri e con la sua lista e l'idea di creare una lista insieme dove ognuno metteva la parte dei candidati proprio per non disperdere i voti, il consenso ma di aggregarlo e unirlo, questa cosa ovviamente in accordo con il Sindaco tanto che io con il vice sindaco, e c'era anche la moglie del vice sindaco, siamo andati direttamente dal Sindaco per dirgli di questa nostra ipotesi di lavoro tanto che io sono stato talmente schietto e diretto nel dirgli guarda questa è un'idea che avremmo avuto per non disperdere ma se tu hai qualche motivazione di tipo politico che possa dare in qualche modo un fastidio noi torniamo indietro. Lui tutt'altro ha benedetto questa scelta dicendo che era quella giusta proprio perché l'idea era che addirittura questa campagna attuale avrebbe visto troppe liste e sarebbe stato più giusto iniziare a restringere e unire le forze quindi noi andiamo su questa scelta.

Ovviamente iniziamo un lavoro su questa lista proprio perché se si fa una lista, si crea un gruppo, si cerca di crearlo nel miglior modo possibile mettendo dentro, inserendo candidati credibili, candidati forti, ovviamente sempre in accordo con il vice sindaco. Tra i vari candidati che avevamo inseriti noi avevamo anche Maria Stella Origlia e poi, a un certo punto su indicazione proprio del vice sindaco, ipotizziamo anche la candidatura di Valeriano Camela.


Repentino cambio di rotta di Gianni Silvestri con beffa dei manifesti elettorali fatti affiggere


Subito da questa idea nascono delle problematiche, problematiche che riguardano ovviamente sia Maria Stella Origlia, che aveva il consenso del Sindaco proprio per un consolidamento della coalizione al centro, ma ha avuto in seconda battuta l'opposizione di Silvestri che addirittura l'aveva già inserita nella lista, tanto che la Origlia è uscita sulla città con i manifesti, ma a un certo punto Silvestri ha cambiato idea e lo ha fatto neanche con una spiegazione plausibile e credibile, mentre sul Camela viene fuori subito un veto. Maria Stella Origlia, il sindaco aveva ripetuto in più sedi, addirittura aveva cercato la sua candidatura proprio andando a cercarla a casa, quindi in maniera convinta, Silvestri all'inizio l'accoglie e poi probabilmente perché nella lista di Silvestri c'era anche qualche insegnante si sarà creata qualche frizione e lui ha preferito così scaricarla, nonostante avesse già avuto l'approvazione sia del Sindaco che dello stesso Silvestri a poter affiggere i manifesti e tutto quello che concerne una campagna elettorale.


Il Comitato dei Saggi stigmatizza la sfiducia del 2009


Mentre su Camela viene un veto di un comitato dei saggi, un comitato che arriva così di punto in bianco. Io non sapevo della sua istituzione. Un comitato dei saggi composto da tre saggi, (poi da capire la cosa che deriva la saggezza, se è una saggezza che deriva dall'età o dall'esperienza questo nessuno ce l'ha mai chiarito), comunque sono il Notaio Nazzareno Cappelli, Gaetano Rozzi e Maurizio Ramazzotti. In pratica questo comitato è quello che ha valutato le candidature, quali? Non lo so, certamente hanno valutato quella di Camela e la mia perché poi successivamente vi dirò, è andata sul banco degli imputati. A Camela viene contestato, così mi è stato detto che poi nei documenti non c'è nulla, io non ho visto nulla, viene contestato il fatto di aver votato la sfiducia a Piero Celani 16 anni fa. Quindi proprio una motivazione onestamente che lascia un po' dell'incredibile, una cosa superata, ormai sono cambiati. Il Sindaco nel 2008 quando fu fatta la sfiducia, nel 2009 probabilmente neanche, no probabilmente, certamente non era neanche consiglio comunale probabilmente non era neanche l'idea di poter fare un buon percorso politico, per cui diciamo tutte motivazioni a mio vedere pretestuose. Ora conseguentemente a questa situazione vengo anche io esonerato da questa lista Forza Ascoli dopo aver messo anche io stesso manifesti, santini a partire da Pasqua. Quindi parliamo di un bel po' di tempo fa, tra l'altro nella lista io ho collaborato come sempre faccio senza risparmiarmi con le tipografie, trovando la sede, dando comunque una mano a tutto. Tra l'altro vi faccio una parentesi: una lista onestamente che poi con il passare del tempo è sempre stata più autoreferenziale nei confronti di Gianni Silvestri tanto che a un certo punto si era anche ipotizzata, non ipotizzata, era venuta fuori proprio l'idea di dover firmare tutti i candidati un documento che comunque avrebbe messo Gianni Silvestri nella condizione di tornare a fare l'assessore.


Gianni Silvestri a caccia del record di assessore più longevo d'Italia


Quindi probabilmente per coronare un sogno quello di essere in Italia il primo che fa l'assessore per 30 anni, perché ricordiamo che Gianni Silvestri ha iniziato nel 1999. Stona un po' questo con la politica di un Sindaco che si presenta come giovane, come nuovo, come dinamico, chiaro che poi cade su una presenza in giunta di assessori che se la andiamo a sommare complessivamente stiamo forse oltre 100 anni, non lo so, non l'ho fatto il calcolo però tra Brugni, tra Ferretti e Gianni Silvestri forse 100 no, ma stiamo abbastanza avanti, quindi io vengo a questo punto, anche se negato dalla lista, vengo messo sotto accusa da questo comitato dei saggi. Le motivazioni onestamente reali io non le ho mai sapute, all'inizio mi è stata anche a me imputato quell'episodio della sfiducia a Piero Celani, tra l'altro mi ci sono ricandidato nel 2019, quindi penso che Piero l'aveva già ben superata questa cosa altrimenti non sarei stato in quella lista.

La sfiducia vale solo per pochi


Comunque vengo imputato di questo però anche qui c'è da precisare che c'è una disparità di trattamento, un'ingiustizia in tutto e per tutto perché oggi noi abbiamo Fernando Manes, candidato nella lista Ascoli Green, e Gino Cacciatori, candidato nella lista proprio del Sindaco, che allo stesso modo avevano partecipato alla sfiducia a Piero Celani votandola, mentre io all'epoca ero assessore comunale come Nico Stallone, come altri non votando in Consiglio, la sfiducia loro sì, quindi a maggior ragione c'è una discrepanza, qualora fosse questo un criterio e non vorremmo votare perché credo che quando si vanno a valutare se così fosse delle candidature la prima cosa e l'unica che bisogna vedere è se uno ha la fedina penale pulita anche su questo ci sarebbe da dire qualcosa perché ho saputo, poi avremo modo di verificare, ci sono comunque candidati che hanno avuto qualche problema con la giustizia chi ha qualche sentenza passata in giudicato, chi ha avuto un ringhio a giudizio anche per motivazioni serie. Quindi mi sembra che questo comitato dei saggi è andato a cercare solo un pretesto per non candidare alcune persone che probabilmente avrebbero potuto dar fastidio con il loro consenso e quindi andare a rompere un po' quegli equilibri che il Sindaco aveva già immaginato dalle sue liste.


Il timore del Cavallo di Troia


Quindi sono stato in qualche modo messo su questa griglia, su queste graticola, diciamo così, solo per un sospetto. Quindi prima la sfiducia, poi il sospetto che una volta eletto in Consiglio comunale, comunque avendo portato anche altri candidati, poi avremmo potuto ostacolare l'attività del Sindaco in Consiglio comunale. Un sospetto che non so da chi e per quale motivo è stato voluto insinuare nel Sindaco. Io penso di essere, l'aver dimostrato, di essere una persona seria, il mio impegno lo porto avanti in maniera costruttiva, in maniera responsabile, cerco di partecipare, di dare un contributo e non ho mai fatto qualcosa contro qualcuno ho sempre fatto qualcosa per la città, per dare un aiuto, altrimenti avrei fatto altro, non è che questo è un impegno per il quale c'è una prescrizione medica che ti impone di fare qualcosa, è una scelta, chi la vuole fare la fa in maniera consapevole, volontaria e soprattutto direi in maniera costruttiva e seria. Io da questo Comitato dei saggi non ho mai ricevuto documenti di alcun tipo che escludevano la mia presenza e siccome si dice che ci sia qualche documento, io lo sfido il Sindaco a mostrare un documento del genere, un documento che parli di esclusioni, di nomi, perché non c'è solo il mio, per aver fatto che cosa? Per aver fatto nulla. Perché io onestamente non ritengo di aver fatto nulla se non quello di veramente dare in tutta libertà e serietà un contributo.


Tribunali speciali e liste di proscrizione


Questo comitato oggi non l'ha fatto anche poi, un comitato che così come è stato impostato potremmo veramente paragonarlo a quelli che furono i Tribunali Speciali istituiti durante gli anni venti e gli anni trenta con una differenza che comunque informando il tribunale speciale comunque ti dava la possibilità di un contraddittorio anche se poi le sentenze erano così sommarie e si condannava la persona. Qui non c'è stato neanche un confronto su nulla, ha soltanto generato una lista, quasi fosse una lista di proscrizione, sono queste le liste di proscrizione? Mi devo preoccupare per quello che in questa città inizia a succedere solo per essere persone per bene che hanno, credo io e altri, di avere idee e di voler dare un buon contributo per la città? Quindi questa sarebbe l'unica motivazione che mi viene perché non ne ho di altri tipi: questo vivere in un clima del sospetto che è stato ingenerato in questa città è una cosa molto grave, è un clima non sereno che tra l'altro inibisce anche le persone. Perlomeno non parlo in via generale ma di quelli che si occupano di politica, che fanno parte dei candidati, di poter anche essere inibite ad esprimere liberamente un proprio pensiero. Se uno viene visto parlare con una persona di un altro schieramento subito viene additato come uno che sta tramando, che sta pensando di fare non so cosa. Non è questo il clima che io sono abituato a vivere. Sono abituato a vivere liberamente le elezioni perché viviamo in un paese libero.


Un brutto clima


E' un brutto clima. Io oggi sono in qualche modo vittima di un sospetto: escluso per non aver fatto nulla. Poi, come ho detto, tra gli altri candidati ne troviamo magari altri che qualcosa avrebbero fatto ma che non vengono considerati incandidabili. Poi è chiaro che ci sono partiti o movimenti più o meno garantisti e quindi ci mancherebbe tutti hanno diritto ad essere candidati. Poi se uno ha delle problematiche giudiziarie sarà la giustizia a dire se è confermata o meno, non entro nel merito. Quindi questo non è quel modo per cui sono stato abituato. Questo modo di fare politica non mi appartiene e credo che non appartenga neanche alla maggioranza di questa città.


L'autorevolezza della Politica


Questa è una città che comunque è disposta a reagire, è disposta a affrontare sfide, è disposta soprattutto a ragionare liberamente. In politica si è autorevoli se si ha una parola sola e soprattutto se la si mantiene a contare. Purtroppo il Sindaco che devo dire, e mi dispiace, non ha mantenuto la sua parola e soprattutto è stato influenzato e condizionato da altre persone. Io mi riferisco ovviamente a questo comitato. Si può anche sbagliare nelle proprie scelte, nelle proprie azioni, ma l'importante è farlo sempre con la propria testa. Non comprendo veramente questa situazione anche perché, voglio dire, sono stato cercato insistentemente dal Sindaco sia tramite amici stretti, amici meno stretti, parenti addirittura. E' una cosa veramente che non trova, che non ha giustificazione questo atteggiamento che mi è stato rivolto.



La macchia indelebile


E' una macchia veramente indelebile, credo che rimarrà sul suo curriculum e soprattutto sulla sua credibilità politica. Ora vorrei passare un po' agli ultimi giorni, ringraziando particolarmente i vertici nazionali del mio partito in cui ho militato per tanti anni, che è l'Udc, che è l'onorevole Cesa e il senatore Saccone, che è responsabile regionale di nelle Marche.


Il ringraziamento all'Udc e alla Lega


Volevo ringraziare perché, in virtù di un accordo tra l'altro nazionale fatto con la Lega, hanno perorato la mia causa affinché fossi poi in qualche modo candidato in un'altra lista, proprio per esercitare questo invito costituzionale alla candidatura. Quindi sono stati interessati i vertici nazionali della Lega, che ringrazio veramente, e anche per il tramite della Lega locale, che devo dire unita con i suoi rappresentanti dal primo all'ultimo, ha difeso e tutelato un diritto costituzionale: il diritto di candidarsi di chiunque. Non hanno difeso me o la mia persona, che non è importante, hanno difeso il fatto che oggi si è cercato di ostracizzare una persona, un candidato, dei candidati e non dar loro la possibilità di essere presenti in una coalizione, con un'idea e in una lista. Si sono veramente battuti fino in fondo.



Il ricatto


Poi ovviamente c'è stato, nonostante questa battaglia, come dire, ferma e importante, una battaglia di libertà che ha fatto la Lega, un fatto: il Sindaco addirittura ha minacciato la Lega stessa, negandogli l'accettazione della lista perché la lista può presentarsi, però per essere collegata al candidato Sindaco deve essere firmata dal candidato sindaco stesso. Il sindaco Fioravanti ha minacciato di non firmare, se ci fosse stato candidato io o qualche altro candidato nella Lega. Questa è una cosa grave perché è stata lesa veramente la libertà di una forza politica di candidare chi ritiene più opportuno. Ovviamente persone perbene, persone che non hanno problemi, persone che in qualche modo possono portare un contributo. E' un ricatto veramente inaccettabile che dà l'idea che ha il Sindaco del senso della democrazia, del rispetto della libertà e del pensiero e del senso delle istituzioni. Credo che sia questa la cosa più grave che oggi mi sento di addebitare al Sindaco. Sono stato quindi inibito a tutti gli effetti dal veto personale del Sindaco perché forse portatore di un consenso troppo vasto, non lo so e per carità non lo posso dimostrare, perché io sono, cioè se fossi stato candidato sarebbe stati poi i cittadini a dirmi guarda è ora magari che fai qualcos'altro oppure mi avrebbero potuto dire no continua perché fino ad oggi l'abbiamo apprezzato. E forse questo poteva dar fastidio oppure era la mia posizione in grado di disarticolare le sue strategie di potere all'interno della sua coalizione per il controllo come dire totale in qualche modo del Comune di Ascoli. Comunque, detto questo io come dire non mi fermo quindi continuo il mio percorso politico. Politica si può fare anche e non solo dentro le istituzioni ma si può anche fare dal di fuori dando un contributo. Oggi ci sono tutti gli strumenti quindi non è manco più tanto difficile come era 15 o 20 anni fa per cui sicuramente andrò avanti.


Con chi ho avuto a che fare...il risarcimento


Dulcis in fundo, questa è giusto per farvi capire con chi ho avuto a che fare, purtroppo con chi ha a che fare la città. Il venerdì prima della scadenza della presentazione delle liste (era prevista per sabato scorso alle ore 12) mi hanno convocato insieme ad altri miei amici che sono stati compagni di viaggio in questi anni, mi hanno convocato dal Sindaco e onestamente pensavo si fosse trovata una soluzione, perché la mia unica richiesta era quella di essere candidato non di pretendere chissà cosa. Invece da questo incontro, come risarcimento di questa situazione, mi viene proposto di prendere alcuni incarichi. Ve li posso anche dire tanto non c'è nulla da nascondere: dal consiglio di amministrazione dell'Estra (Società luce e gas), piuttosto che la nuova società Ascoli Parcheggi che dovrà nascere visto che al 31 dicembre ci sarà il riscatto a tutti gli effetti, oppure addirittura di prendere un ruolo nel Gabinetto del Sindaco. Allora io penso che la dignità personale e il rispetto delle persone che mi hanno sostenuto sia completamente in questo percorso voglio dire, ma anche e soprattutto di tutti quelli che quest'anno mi hanno votato, credo che questi valori non siano in vendita e non saranno mai per quello che mi riguarda io non ho mai chiesto a nessun incarico e non mai lo chiederò, ho soltanto chiesto di esercitare il mio diritto che è quello di candidarmi, tutto qui, in una coalizione che reputava forse una coalizione che poteva portare a nuova contributo importante a questa città e questo è quello che mi è stato impedito.


La presunzione del Sindaco


Io vi dico che in tutta questa vicenda rimane chiara la presunzione del Sindaco nel ritenersi a mio avviso al di sopra e al di fuori dalle logiche di convivenza politica anche con gli alleati di sentirsi un soggetto al di sopra e al di fuori di quelle che sono secondo me le regole democratiche fondamentali in una società civile, di sentirsi un soggetto che considera le istituzioni pubbliche come una questione privata dove i partners sono visti un po' come degli ostacoli, più che dei compagni di viaggio, di ritenersi purtroppo proprietario di quelle istituzioni pubbliche che invece dovrebbero essere tutelate in altro modo, tenendo in ostaggio proprio forze politiche con la minaccia di non firmare un collegamento, con il condizionamento quindi anche della selezione della classe dirigente o nelle liste civiche, ma la cosa più imbarazzante anche nei partiti. Io ho avuto in questi giorni solidarietà da tantissimi candidati di centrosinistra ma soprattutto di centrodestra e soprattutto ho avuto tale solidarietà anche da candidati della lista del partito del sindaco, da Fratelli d'Italia e quindi la cosa mi ha fatto piacere perché vuol dire forse che non c'è un pensiero unico, c'è qualcuno che anche se non si può esprimere magari subito però ha un punto di vista diverso, soprattutto da tantissimi cittadini che sono rimasti veramente sbigottiti e aggiungo schifati da questo comportamento inaccettabile.


Le scelte in campo avverso...le ingiustizie


Io volevo poi fare una piccola parentesi veloce perché poi verremmo accusati sicuramente dal Sindaco di aver disegnato e architettato tutto perché oggi troviamo un candidato in una lista a sostegno di Nardini è Attilio Acciaccaferri che è un carissimo ragazzo, un carissimo amico che in questi anni ha sempre veramente pensato alla politica come un'arte nobile e ha sempre sostenuto le scelte del gruppo, ha fatto una scelta visto che ci verrà probabilmente contestato che questa è la dimostrazione che noi stavamo tramando per poter fare qualcosa in maggioranza non essendoci riusciti abbiamo candidato, è una scelta di Attilio è una scelta di libertà, ha cercato asilo politico in un'altra lista proprio per rispondere a queste ingiustizie che ho subito io e che hanno subito anche altri amici perché così sono, sono delle ingiustizie. Lo ammiro perché lo fa per spirito di servizio e spero che i giovani possano continuare ad approcciare e avvicinarsi alla politica perché questi aspetti di cui ho parlato oggi fanno parte di quella politica che non mi piace, che non dovrebbe esserci, la politica è altro, è un'arte nobile e così dovrebbe essere interpretata. Mi auguro che i giovani che si approcciano, e ce ne sono tanti nelle liste per fortuna, possano vivere in maniera diversa, proprio nella bellezza della politica intesa come mettersi al servizio della città e del prossimo, ecco io vi ringrazio. Era doveroso fare questo chiarimento perché ovviamente dopo due mesi che abbiamo iniziato il percorso, quindi mettendoci la faccia e chiedendo aiuto e consenso a tanti amici, a tante persone, ad associazioni, a tutto quel mondo che magari poteva vedere in me un punto di riferimento, credo che questo sia il minimo che io possa fare però perché il mio ringraziamento va soprattutto a loro, a tutte quelle persone che mi hanno sempre sostenuto nelle passate elezioni, sono certo mi avrebbero sostenuto anche in questa occasione. Purtroppo non ne ho modo perché per scelte veramente vergognose, inaccettabili, io sono stato tenuto a mangiare ma ripeto, l'attività va avanti lo stesso, ci saremo e diremo la nostra in altri argomenti con la stessa forza e determinazione”.