Controllo del territorio, i carabinieri arrestano tre persone

Controllo del territorio, i carabinieri arrestano tre persone

Giovedì, venerdì e sabato i militari dell'Arma hanno aumentato l'attività allo scopo di prevenire sia i furti in danno delle abitazioni nonché per monitorare e tenere sotto controllo il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcoolica.

Ascoli - I Carabinieri di Ascoli Piceno hanno effettuato una serie di controlli coordinati nei territori del capoluogo di provincia, in concomitanza con il periodo del weekend.

Giovedì, venerdì e sabato i militari dell'Arma hanno aumentato l'attività allo scopo di prevenire sia i furti in danno delle abitazioni nonché per monitorare e tenere sotto controllo il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcoolica.


Le varie manifestazioni nell’hinterland del capoluogo piceno sono infatti dei poli attrattivi sia per i malviventi che approfittano dell’assenza dei proprietari, per svaligiare le abitazioni, sia per i giovani che tendono ad “alzare il gomito” nella frenesia della fine settimana.

La particolare attività, che ha visto impegnate numerose pattuglie, ha consentito di monitorare gli avventori in orario serale e notturno dei principali centri di aggregazione quali i centri commerciali e le zone industriali, nonché le maggiori vie di comunicazioni tra l’entroterra e la riviera, al fine di scongiurare episodi di eccesso di velocità sotto l’effetto dell’alcool.

Nello specifico le Stazioni di Castel di Lama, Appignano del Tronto e il Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto:

  • M.M.,42enne originario di Recanati, su ordinanza di sospensione alternativa, presso una comunità terapeutica della zona, veniva tradotto nel carcere di Marino del Tronto, per scontare la pena detentiva.

  • C.A., 24enne del luogo, su ordinanza di sospensione della misura degli arresti domiciliari commutata in quella detentiva in carcere. Il predetto, dopo le formalità di foto segnalamento è stato tradotto presso il carcere di Marino del Tronto.

  • M.M., 33enne originario di Reggio Emilia, mentre stava scontando la pena detentiva presso una comunità terapeutica della zona, gli veniva revocata, quindi, veniva tradotto presso al carcere di Marino del Tronto, dovendo scontare anni 5 e mesi dieci di reclusione.