Ascoli - Continua l’intensa attività
operativa dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno
impegnati a contrastare il crimine predatorio che, in tre distinte
operazioni, hanno arrestato due persone e ne hanno denunciate altre
tre.
In particolare: a San Benedetto del Tronto, i Carabinieri
della Compagnia hanno arrestato, in flagranza di reato, due romeni di
25 e 32 anni , già conosciuti alle forze dell’ordine che, presso
un centro commerciale della frazione di Porto D’Ascoli, dopo aver
distratto la commessa di un negozio di telefonia, cercavano di
asportare un cellulare del valore di 800 euro.
La donna
riusciva in tempo ad allertare la guardia giurata che chiamava il
112. L’intervento fulmineo dei militari, in servizio perlustrativo
in zona, ha consentito di arrestare i due che sono ora rinchiusi in
carcere a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria. Da ulteriori
accertamenti è risultato che uno di essi, residente nel Chietino,
era colpito da decreto di espulsione dal territorio nazionale per
cinque anni per motivi di pubblica sicurezza emesso nel 2017 dal
Prefetto di Chieti ed è stato perciò denunciato per non aver
lasciato il territorio nazionale.
A Porto Sant’Elpidio, i militari della Stazione, nel corso di un mirato servizio di prevenzione, bloccavano, identificavano e denunciavano per ricettazione all’Autorità Giudiziaria di Fermo un marocchino di 35 anni, residente in zona, perché trovato in possesso di un I-Pad ed effetti personali appartenenti ad un libero professionista del posto, rubati qualche giorno prima e già denunciati alla locale Stazione Carabinieri.
In Ascoli Piceno, i Carabinieri della Compagnia in servizio di controllo del territorio, fermavano e denunciavano per ricettazione in concorso due minorenni trovati in possesso di un ciclomotore rubato la scorsa settimana ad un ascolano.
L’azione dei Carabinieri ha dimostrato ancora una volta che la collaborazione con i cittadini, quando solerte, consente di raggiungere immediati risultati. Tutti sono, pertanto, invitati a chiamare subito il 112, ovvero recarsi personalmente in caserma per esporre denunce o soprusi di ogni genere, nonché contattare telematicamente l’Arma anche attraverso il sito www.carabinieri.it.