Sentenza del tribunale di Ascoli Piceno: i prati di colle San Marco sono di tutti

Sentenza del tribunale di Ascoli Piceno: i prati di colle San Marco sono di tutti

Determinante l'apporto della Sezione CAI di Ascoli, che con Italia Nostra e Legambiente è entrata in causa a sostegno delle ragioni del Comune

Ascoli I prati del Bosco Impero tra Colle San Marco e San Giacomo sono pubblici: con una sentenza a firma del Giudice Cassini, il Tribunale di Ascoli ha respinto la domanda di usucapione di un privato che ne pretendeva la proprietà, affermando di averli coltivati nel corso degli anni.


Determinante l'apporto della Sezione CAI di Ascoli, che con Italia Nostra e Legambiente è entrata in causa a sostegno delle ragioni del Comune, dopo una prima fase in cui il consulente tecnico d'ufficio aveva sostanzialmente dato ragione al privato. Pur avendo dichiarato il loro difetto di legittimazione, il Giudice ha accolto nel merito gli argomenti che le associazioni hanno fornito al Comune.


L'intervento delle associazioni è stato risolutivo soprattutto nell'ottenere una seconda consulenza che ha ribaltato le sorti di una causa iniziata nel lontano 2003, inizialmente trascurata e fattasi difficile.


Grazie a nuovi documenti e argomenti, difatti, il consulente del Giudice ha potuto accertare che gli immobili sono tutelati da vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici. Inoltre - afferma la sentenza - la sola attività di coltivazione non basterebbe a dimostrare la proprietà delle aree, se non accompagnata da un possesso esclusivo: che è però escluso dalla nota frequentazione da parte di una massa indistinta di amanti della montagna.


"Quelli che qualcuno intendeva trasformare in campi privati torneranno ad essere i prati di tutti: un bene comune di grande valore paesaggistico e sociale, oltre che una risorsa per il turismo" dichiara soddisfatta la presidente Paola Romanucci della Sezione CAI ascolana, avvocato delle tre associazioni ambientaliste. "Dobbiamo ringraziare l'ingegner Romeo Mariani, che ha prestato gratuitamente la sua opera come nostro consulente; i colleghi Lorenzo Donati e Alessandra Angelini; tutti i soci che hanno sostenuto la nostra azione, in un modo o nell'altro. Ringrazio anche l'avvocato Sabrina Tosti e il dirigente Paolo Ciccarelli del Comune i quali, dal momento del nostro intervento, hanno dato prova di grande impegno professionale: con la collega abbiamo sempre discusso e condiviso le linee di difesa. E dopo il nostro esposto sulle sbarre apposte sugli accessi ai prati, il dirigente e i tecnici comunali si sono subito adoperati per la loro rimozione".


Un lavoro di squadra che ha portato ad un risultato concreto per l'intera comunità. Adesso è tempo ora di tradurre il grande risultato giudiziario in azioni concrete di tutela e di valorizzazione della "montagna degli ascolani": una risorsa preziosa per rilanciare il nostro territorio, messo in difficoltà dal sisma.