Ascoli - Sulla vicenda del dipendente comunale licenziato perché sarebbe stato sorpreso fuori dall'ufficio dopo aver timbrato, interviene il sindaco Guido Castelli: "Il licenziamento disciplinare disposto in data odierna dall'Amministrazione Comunale - dichiara il sindaco Guido Castelli - è frutto dell'applicazione puntuale della normativa che regola il rapporto di lavoro pubblico ed è stato irrogato nel rispetto di tutte le garanzie poste a tutela dei diritti del lavoratore.
I dipendenti della nostra
amministrazione comunale sono, nella stragrande maggioranza, uomini e
donne che mostrano una notevole dedizione al lavoro e che, negli ultimi
anni, sono stati chiamati ad un sforzo particolare per la realizzazione
degli obiettivi individuati dagli organi politici della città.
Anche e soprattutto per questo, ritengo
giusto e doveroso perseguire le condotte che - oltre che lesive dei
doveri contrattuali e delle leggi - deteriorano la reputazione di
un'amministrazione comunale che quotidianamente si sforza di migliorare
la Città e il sistema dei servizi.
Viviamo tempi molto duri: la crisi produce
insicurezze, inquietudine e fragilità . Soprattutto in questi frangenti
la comunità guarda al Comune come ad un punto di riferimento utile a
contrastare anche le incertezze del vivere. Servire le istituzioni
pubbliche, nei ruoli amministrativi o politici, deve essere considerato
un onore e una responsabilità. Chi si allontana da questi principi
mostra di non aver compreso il senso ed il significato più autentico
della pubblica amministrazione".