Nardini abbraccia suo figlio primario di chirurgia toracica all'ospedale di Leeds appena rientrato per votare dall'Inghilterra.
Ascoli - Ultime battute di Emidio Nardini al termine della campagna elettorale:
"L'amministrazione
che fa? Dovrebbe conservare quello che abbiamo, cercare di
migliorarlo. Questo non è successo. Non succede da un punto di vista
strutturale, ma anche culturale. È un altro concetto, ci deve essere
un altro concetto che è quello della trasformazione. Che vuol dire
questo? Che
non puoi trasformare le cose, le puoi migliorare. Quello che puoi
fare come concetto di trasformazione è un lavoro sugli ascolani.
Vuol dire poi degli ascolani più intelligenti, degli ascolani che
non si facciano irretire da questa sorta di cappa che è durata 25
anni é ora di dire basta. Questo è un lavoro culturale e a questo
noi ci dedicheremo nei prossimi 5 anni per uscire da
questa situazione proprio di aculturalità. C'è un pensiero unico
che è quello della non capacità non critica di questi giovani che
si accontentano di avere una manifestazione in piazza ogni tanto e il
Sindaco si vanta di averne fatte 500. Ma da questo come escono? Non
c'è un filo conduttore culturale che porti alla crescita delle
persone e questo per noi è un impegno grosso che al di là di quello
che si è detto delle strutture, delle cose, eccetera, che ovviamente
sono tutte quelle critiche che abbiamo rivolto per tre mesi. Si è
parlato di ricerca.
I giovani vanno via dall'Italia dopo la laurea
perché non ci sono i soldi per la ricerca?
Questo è un fatto
nazionale sicuramente. Io ora spero di abbracciare fra un po' mio
figlio che è tornato dall'Inghilterra. Lui è andato in Inghilterra
anni fa, adesso è primario chirurgo toracico presso l'ospedale di
Leeds e qua non sarebbe riuscito a fare un percorso professionale così.
Emidio Nardini con il figlio Marco
Cioè
se noi non investiamo in questo, ma lo stesso anche nel nostro
piccolo, certo a livello nazionale saranno scelte grandi eccetera, ma
se non mettono soldi sulla ricerca, come non mettono soldi sulla
sanità. Noi nel nostro piccolo potremmo farlo con i soldi del PNRR.
Possibile che invece che acquisire nuovi palazzi e pensare al social
housing per riportare i giovani in città, che se poi tanto social
non è visto che 500 euro per pagarsi l'affitto non ce l'hanno,
allora occorre creare punti
di ricerca, di formazione per quello che possono essere le nostre
specificità, metti nella bio agricoltura, legarla a quello che già
esiste che è l'Istituto agrario. Far venire l'università, ma non
un'università come dice Fioravanti con 7 iscritti. Far venire
l'università, come ricerca e qui hai voglia a fare ricerca. Ricerca
di un'agricoltura diversa è creare filiere diverse.
Filiere corte, che poi sarebbero anche commercio. Questo è dare lavoro alla
gente, questa è l'idea nuova di città. La ricerca sui materiali. Allora, a
parte il carbonio settore nel quale abbiamo già delle belle realtà, a parte la
plastica, a parte la Pfizer che è una multinazionale, la ricerca la
fanno per conto loro. No, però legarsi per esempio a ricerche di
filiere associate. A quella sul
packaging, in modo che la multinazionale come la Pfizer magari non è
invogliata a andarsene se tu qua gli fabbrichi, gli studi come possa fare
il packaging di certe cose può associarsi a questo nella ricerca, ma
anche con l'università.
No,
non è l'unica, ovviamente, c'è la ricerca sui materiali. Ma
abbiamo, il terremoto ce l'abbiamo avuto e abbiamo anche l'evidenza
di di come le cose costruite 2500 fa anni fa reggono quelle che
abbiamo fatto nuove 20 anni fa stanno per terra. Allora vogliamo fare
qua un centro di ricerca sui materiali e sulle costruzioni? Questo è
ricerca".