Ancona - Valerio Andreucci, accusato e fermato
per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, rispondendo oggi
alle domande del gip Carlo Cimini durante l'interrogatorio di
garanzia nel carcere di Montacuto, alla presenza del suo legale
Alessandro Angelozzi, ha detto di aver assunto 4 grammi di cocaina
nella notte tra sabato e domenica, durante una serata tra amici.
Andreucci, a detta del difensore aveva "gli occhi spiritati".
Ha raccontato di avere notato un'auto bianca con le frecce accese in una piazzola vicino al luogo del delitto, poi "buio totale".
In un primo tempo l'ascolano 23enne, collaboratore di Pinciaroli da circa tre mesi, invece aveva parlato di un tentativo di rapina da parte di quattro uomini armati di coltelli, ritenuta non credibile dai carabinieri che stanno conducendo le indagini e che lo hanno arrestato. L'avv. Angelozzi ipotizza "un collegamento nella sua percezione dell'auto".
L'avvocato Angelozzi, sulla cocaina sta valutando la possibilità che il suo assistito sia un tossicodipendente cronico.
In queste ore intanto si sta svolgendo l'autopsia sul corpo del veterinario presso l'ospedale di Torrette.
A condurre l'esame autoptico il medico legale Adriano Tagliabracci, incaricato dal pm Marco Pucilli. Dovrà stabilire quali tra le numerose ferite da arma da taglio inferte alla vittima, soprattutto al torace e alla gola, ne abbiano provocato il decesso.